All'interno di un edificio realizzato col sistema del platform frame sono previsti solai con orditura di travetti a vista. In quale altro modo si potrebbe realizzare un piano rigido mantenendo i travetti a vista e senza vedere OSB?

anonimo: All'interno di un edificio realizzato col sistema del platform frame sono previsti solai con orditura di travetti a vista. Per realizzare un piano rigido, è corretto applicare un pannello di OSB al di sopra di un primo tavolato in perline di opportuno spessore, al quale è inchiodato lugo tutti i suoi bordi? In questo modo i bordi liberi dei pannelli sarebbero sostenuti ma non direttamente a contatto con i travetti a causa dello spessore della perlina. In quale altro modo si potrebbe realizzare un piano rigido mantenendo i travetti a vista e senza vedere OSB?

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (15.05.2014)
Nr.: 15536


Risposta team esperti Ing. Andrea Bernasconi:

Ci sia permesso di premettere che:

- il piano di OSB applicato sopra i travetti di un solaio permette di realizzare un piano irrigidente e controventante (si tratta di un setto strutturale, o di una lastra strutturale orizzontale); la definizione di "piano rigido" è invece piuttosto indefinita e fuorviante, in quanto tale piano possiede una sua rigidezza di lastra che è piö o meno importante in funzione della costruzione (geometria, vincoli, collegamenti) e del tipo di materiale usato.

- la chiodatura dei pannelli alla travatura serve non soltanto a sostenere i bordi dei diversi pannelli, ma anche e soprattutto garantire l'introduzione delle forze nella lastra e ad assicurarne la continuità  nel piano.

La risposta alla domanda è per principio estremamente chiara e afferma che il pannello irrigidente o stabilizzate collegato tramite chiodi a un piano di taglio alla travatura deve essere a contatto con la travatura. In caso contrario il collegamento chiodato è eseguito (con uno strato intermedio) in modo piuttosto non conforme alle prescrizioni e risulta formato da due piani di taglio realizzati "in serie" fra loro. Cioè la forza di taglio è trasmessa dal pannello OSB alla perlinatura tramite il primo piano di taglio, e dalla perlinatura alla travatura tramite il secondo piano di taglio. La perlinatura assume così una funzione strutturale, ragione per cui deve essere realizzata con un materiale adeguato, quale del legno massiccio della classe C24, e deve quindi essere provvista di certificazioni e omologazioni in tal senso. Inoltre la rigidezza dei collegamenti fra OSB e travatura risulta di rigidezza decisamente minore, con conseguente riduzione della prestazione irrigidente di tutta la lastra. Allo strutturista resta quindi il compito di valutare se la riduzione di rigidezza è accettabile - cosa che per strutture modeste, progettate e realizzate a regola d'arte puo essere ammissibile - e di prevedere una perlinatura strutturale, cioè formata da un tavolato di materiale strutturale - cosa meno evidente, ma possibile.

La soluzione formalmente corretta impone la posa delle lastre OSB direttamente sulle travi; la perlinatura, quale elemento della finitura interna e senza funzioni strutturali deve trovare posto fra le travi.

Una soluzione alternativa a questo problema puo essere la scelta di un materiale alternativo all'OSB per la pannellatura di irrigidimento, che permetta di adempiere alla funzione strutturale richiesta, ma che permetta anche di ottenere l'effetto ottico della perlinatura. I pannelli di legno massiccio a 3 strati - o pannelli 3S - possono essere una soluzione adeguata: si veda su www.dataholz.com "materiali da costruzione/pannelli stratificati/pannelli di legno massiccio". 


La mia domanda alla redazione...

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