Che tipo di manutenzione richiede una parate esterna di legno (costruzione itelaiata di telaio, rivestita - dataholz-) e qual è il suo ciclo di vita utile?

anonimo: Che tipo di manutenzione richiede una parate esterna di legno (costruzione itelaiata di telaio, rivestita - dataholz-) e qual è il suo ciclo di vita utile?

ultimo aggiornamento
23.10.2013 (16.07.2008)
Nr.: 7870

Categoria: Durabilità

Risposta team esperti Ing. Andrea Bernasconi:

La manutenzione richiesta da una parete intelaiata dipende dal tipo di rivestimento che è stato applicato, in quanto l'elemento soggetto ad usura non è la parete, bensì il rivestimento esterno, cioè l'elemento a diretto contatto con gli agenti atmosferici. Lo stesso discorso deve essere fatto per il ciclo di vita "utile". Presupposto e condizione necessaria ed essenziale per poter affrontare la questione in questo modo è la corretta concezione, progettazione ed esecuzione della costruzione della parete, che qui viene ammessa per principio: tutti gli elementi della parete, ad eccezione della listonatura e del rivestimento esterno possono quindi essere definiti come completamente protetti e la loro durata di vita deve essere definita come non limitata.


La durata "utile" del rivestimento esterno dipende dal tipo di rivestimento e dall'eventuale trattamento cui è stato sottoposto. Per approfondire questo tema si rimanda alle altre risposte su questo tema e alla documentazione del corso sull'uso strutturale del legno reperibile sul sito www.promolegno.com o ancora al capitolo sulla durabilità  nel manuale "strutture in legno", Piazza, Tomasi, Modena, Hoepli Editore. In questa sede ci si limita quindi ad alcune considerazioni generali.


Inoltre la durata del rivestimento dipende anche, e in modo essenziale, dal tipo di costruzione scelta per questo rivestimento. Il rispetto dei principi costruttivi che riducono l'effetto delle situazioni favorevoli al degrado del legno (nessun ristagno dell'acqua possibile, deflusso dell'acqua favorito, buona ventilazione di tutti gli elementi, nessuna superficie di contatto esposta o a rischio di contatto diretto con l'acqua, etc.) permette di ottenere i risultati migliori.


Puo essere utile ricordare che, in caso di trattamento protettivo della superficie degli elementi, determinante per la loro durata "utile" è anche e direttamente la durata "utile" del trattamento protettivo applicato, che di regola è ben piö breve rispetto alla durata di vita di un elemento di una specie legnosa adatta all'uso in caso di rischio di degrado. La manutenzione deve quindi, in questo caso considerare non tanto l'elemento di legno del rivestimento, ma prima di tutto il trattamento protettivo.

Da ultimo ricordiamo che gli elementi di rivestimento delle pareti esterne, formanti la facciata dell'edificio, sono molto spesso di spessore limitato (al di sotto dei 25 mm) e tornano rapidamente ad uno stato di umidità  (contenuto in acqua del legno) al di sotto dei limiti che ne provocano il degrado, non appena le condizioni atmosferiche tornano al secco o all'asciutto. I valori di durata di vita delle diverse specie legnose, riportati per esempio nei testi e documenti citati, possono quindi essere considerati come dei valori minimi, in caso di elementi di questo tipo.


A conclusione di queste poche ed essenziali indicazioni, ricordiamo che un rivestimento esterno di legno, come quelli indicati in alcuni dettagli nella banca dati dataholz.com possono senz'altro avere una durata "utile" di diversi decenni, senza necessità  di interventi di manutenzione importanti. La manutenzione si limita quindi alla sorveglianza periodica dello stato del materiale, in modo da individuare al piö presto eventuali danni dovuti per esempio ad azioni meccaniche dovute alle intemperie, all'azione umana (grandine, pioggia, incidenti di vario tipo, etc.) o alla rottura di qualche connettore di fissaggio alla struttura dell'edificio.


La mia domanda alla redazione...

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