In un fabbricato, dopo un anno dalla fine lavori, è stato rilevato un notevole cambiamento del colore a base impregnante. Quali possono essere le cause?

anonimo: A distanza di un anno dalla fine lavori di un fabbricato ad uso residenziale abbiamo rilevato che si è consumato il 40% del colore a base di impregnante applicato sulle superfici dei parapetti in larice.
I costi per la manutenzione, a distanza di un anno, sono enormi in quanto risulta necessario provvedere al montaggio di un ponteggio lungo tutto lo sviluppo della facciata.
Vi chiedo se tale possa considerarsi un difetto di costruzione, vista la velocità del degrado, o piuttosto una mancanza di manutenzione ordinaria.
Vi chiedo se in sede processuale sia possibile dimostrare, con delle analisi di laboratorio, che il difetto sia eventualmente riconducibile ad una omessa termocottura che avrebbe potuto rendere più stabile igroscopicamente il legno.

ultimo aggiornamento
07.09.2015 (11.08.2015)
Nr.: 16572


Risposta team esperti Ing. Massimo Del Senno:

Non è chiaro cosa si intenda con “consumato”: forse si allude ad un viraggio del colore degli elementi, che potrebbe dipendere (ovviamente senza informazioni sull’esposizione al sole si possono fare solo ipotesi) dall’impiego di un prodotto in cui il pigmento non era adeguatamente protetto dall’effetto combinato dei raggi ultravioletti e delle intemperie. Di più, senza informazioni sulla natura del veicolo (acqua o solvente) dell’impregnante e del pigmento (“tinta”), non è possibile dire.

Un trattamento termico come quello cui pare si alluda (tipo “thermowood ®”) avrebbe in questo caso un effetto probabilmente negativo, date le modifiche che indurrebbe alla situazione dei siti idrofili.


La mia domanda alla redazione...

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