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In una copertura inclinata con travi secondarie in legno poste ogni 60 cm circa, e' possibile inserire l'isolante nello spazio tra le travi (invece che all'estradosso)?
anonimo: In una copertura inclinata con travi secondarie in legno poste ogni 60 cm circa, e' possibile inserire l'isolante nello spazio tra le travi (invece che all'estradosso)? Si avrebbe una riduzione sensibile della coibentazione termica?
p.s. essendo una costruzione in Australia il clima invernale e' decisamente meno rigido di quello italiano/europero.
ultimo aggiornamento
10.10.2014 (21.02.2012)
Nr.: 13722
Risposta team esperti :
Isolare nello spazio altrimenti »vuoto« nel passo tra le travi è una soluzione abbastanza comune, ma in nessun caso tale scelta deve ridurre lo spessore di coibentazione previsto. Per spiegarci meglio, se la stratigrafia ottimale prevede 24 centimetri di materiale coibente, allora si puo discutere sul »modo« di mettere in opera questo strato nella copertura, ma non si faranno mai sconti sulla »quantità « necessaria.
Chiaramente, coibentare tra le travi porta alcune complicazioni tecniche, quali ad esempio il ponte termico dovuto alle travi stesse che interrompono la continuità dello strato coibente, oppure la difficoltà tecnica realizzativa di una corretta posa dei teli freno vapore interno ed eventuale telo traspirante all'esterno, essenziali per evitare condense interstiziali.
Per questi motivi coibentare al lato esterno, quando possibile, è sicuramente la soluzione piö veloce ed economica, non tanto in termini di materiali, ma in quanto semplicità e velocità della messa in opera.
Da tutti i nostri studi risulta evidente come, anche in climi molto caldi come ad esempio quello di Palermo, lo spessore MINIMO di coibente atto a garantire il miglior rapporto »investimento iniziale / ritorno economico sulle spese di climatizzazione« è di 18 centimetri.