Le travi di legno di abete del tetto di casa (già  trattate con impreganti) sono da qualche tempo attaccate da un insetto che sembra una piccola vespa. Potete darmi delle indicazioni su come eliminare tale inconveniente?

Alessandro Fiorentini, VI (Costruttore tetti / Strutture in legno): Le travi di legno di abete del tetto di casa (già  trattate con impreganti) sono da qualche tempo attaccate da un insetto che sembra una piccola vespa. Tale insetto deteriora il legno praticando dei piccoli fori (circa 5 mm) come un tarlo (ci si accorge vedendo la segatura sul pavimento). Da una prima ricerca sul web non sono risucito a catalogare questo insetto e soprattutto capire come eliminare tale inconveniente. A prima vista sembra una piccola vespa lunga circa 1,5 cm. con il classico vitino, di forma allungata ed esile (non tozza) e di colore nero. Potete darmi delle indicazioni su come eliminare tale inconveniente. Ho anche provato a ridare una mano di impregnante sulla trave ma dopo qualche giorno l'insetto e ricomparso.

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (03.07.2012)
Nr.: 14190


Risposta team esperti Ing. Massimo Del Senno:

Le vespe che svolgono la loro vita larvale nel legno di conifera sono i siricidi, facilmente identificabili per le dimensioni notevoli (Sirex sp. fino a 55 mm, Xeris sp. E Paururus sp. fino a 30 mm), per il lungo ovopositore (che fa temere un pungiglione pericoloso, mentre queste vespe non pungono) e per l’assenza di restringimento fra torace e addome (»vitino di vespa«). Dalla descrizione fornita (»piccola vespa lunga circa 1,5 cm. con il classico vitino,«) non sembra questo il caso, inoltre i siricidi attaccano il legno fresco: eventuali sfarfallamenti da legname in opera sono causati dall’uso di materiale infestato in precedenza, dato che i siricidi non attaccano il legname essiccato e non sono quindi possibili reinfestazioni. I fori di sfarfallamento sono pressoché perfettamente circolari e con margini netti (diametro circa 5 mm) margini sfrangiati e foro ellittico potrebbero far pensare ad un attacco di capricorno (dall’ovodeposizione allo sfarfallamento nei nostri climi passano2 – 3 anni)..

 

L’insetto osservato potrebbe non essere il parassita responsabile dei fori di sfarfallamento osservati, ma un ospite occasionale: si suggerisce di fare osservare gli esemplari eventualmente disponibili e la rosura ad uno specialista.

L’identificazione certa della specie responsabile dell’infestazione è fondamentale per definire una strategia di intervento e fare ipotesi sull’entità  dei danni arrecati alla struttura. Quanto al trattamento con impregnanti nell’Abete rosso un risultato efficace in termini di penetrazione puo ottenersi solo con impregnazione sotto pressione.


La mia domanda alla redazione...

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