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Nel caso di un nodo di carpenteria volevo sapere se introducendo delle viti oppure una fascetta metallica sul nodo posso ridurre la lunghezza del tacco necessaria per la verifica.
Salvatore Contrino, AG (Ingegnere): Nel progettare una capriata in legno lamellare di tipo tradizionale con catena in legno, ho una lunghezza del tacco eccessiva per lo spessore della muratura, volevo sapere se introducendo delle viti oppure una fascetta metallica sul nodo posso ridurre la lunghezza del tacco necessaria per la verifica.
ultimo aggiornamento
29.06.2015 (07.04.2015)
Nr.: 16265
Risposta team esperti :
Nelle verifiche di resistenza dei nodi di carpenteria una modalità di rottura da presidiare è la rottura a taglio del tallone della catena (si vedano le figure a lato). Si tratta di una modalità di rottura molto fragile, a cui puo "sommarsi" il contributo negativo dello "scalzamento" del tallone, ovvero la nascita di trazioni ortogonali alla fibratura a seguito di una rotazione dell'estremità puntone che tende a sollevare il tallone (si vedano anche le news correlate).
Nelle situazioni usuali si procede alla verifica della resistenza a taglio del tallone con le relazioni proposte ad esempio al punto 3.2.2 del testo "Piazza M., Tomasi R., Modena R., Strutture in legno - Materiale, calcolo e progetto secondo le nuove normative europee, Ulrico Hoepli Editore, Milano".
Per limitare la possibilità di innesco di fessurazioni è inoltre possibile disporre rinforzi (ad es viti a tutto filetto) atti ad assorbire eventuali stati di trazione ortogonale che dovessero sorgere. In questo caso i contributi di resistenza dati dalla resistenza a taglio delle fibre legnose e dai connettori metallici non possono essere sommati, in quanto i meccanismi avvengono con modalità completamente diverse e non contemporaneamente.
Con riferimento alle strutture storiche si osserva che la presenza di fessurazioni importanti già presenti può rendere parzialmente inefficace l'intervento con connettori metallici (si veda figura a lato).
