Per la sostituzione di serramenti in legno, quali sono le tipologie di legno che possiamo chiedere in sede di gara di appalto per realizzare le nuove finestre?

enrico orlandi, VE (Architetto): Siamo un istituto pubblico di Venezia. Dobbiamo sostituire dei serramenti in legno fatiscenti. Quali sono le tipologie di legno che possiamo chiedere in sede di gara di appalto per realizzare le nuove finestre?? Vorremmo fare la cosa migliore e dare al nostro Istituto il prodotto migliore.

anonimo: devo cambiare i serramenti dl casa e vorrei sapere qual e' il legno migliore

ultimo aggiornamento
21.06.2016 (27.09.2007)
Nr.: 7322


Risposta team esperti Ing. Andrea BernasconiIng. Roberto Tomasi:

Il tema specifico dei serramenti di legno esula, per ora, dalle competenze del pool di esperti di cui si avvale il servizio (riservandoci nel futuro naturalmente anche la possibilità  di »aprire« a questo settore). Le consigliamo quindi prima di tutto, al fine di conoscere le possibilità  di trattamento e di verniciatura dei serramenti, di contattare gli esperti del ramo di cui spesso si avvalgono le principali ditte che forniscono prodotti di questo tipo, oppure gli istituti di ricerca nel settore del legno-arredo (si veda il link in fondo pagina). Riteniamo tuttavia corrette e di buon senso le considerazioni generali che riportiamo in seguito.

Non si puo dire qual è la soluzione "migliore in assoluto" senza conoscere i parametri esatti del problema. Nel caso di serramenti la situazione è solitamente piö delicata rispetto agli elementi strutturali, visto il grado elevato di esposizione e la dimensione ridotta delle sezioni.

Il trattamento protettivo e la specie legnosa sono essenziali. Il trattamento protettivo puo essere piö o meno coprente o trasparente, e quindi piö o meno efficace. In ogni caso è consigliabile prevedere un trattamento preventivo di ultima generazione, cioè di quelli formanti un film trasparente al vapore, ma non all'acqua: che protegge cioè dalla pioggia, ma permette lo scambio di umidità  del legno con l'ambiente esterno. Tali sistemi di trattamento della superficie sono oggi disponibili sul mercato e offrono anche delle garanzie scritte di durabilità  (che quindi occorre richiedere specificamente). Inoltre occorre prevedere una manutenzione adeguata al trattamento protettivo: nel caso dei sistemi citati, la manutenzione avviene tramite l'applicazione superficiale e in forma semplicissima di una soluzione che riattiva l'effetto protettivo dello strato di vernice. Va da sé che tale tipo di manutenzione è sensata soltanto se eseguita prima del degrado meccanico dello strato di vernice, quindi solo se la manutenzione è accuratamente preventivata, pianificata ed eseguita. Per quanto riguarda la scelta del legno, per le finestre si usano diverse specie legnose, sia indigene che d'importazione. A dipendenza del tipo di trattamento (coprente o piö trasparente) puo essere interessante usare una specie con caratteristiche anche estetiche particolari, o meno. Partendo dal principio che la durabilità  della finestra è data principalmente dal trattamento protettivo e dalla sua manutenzione (cui non è possibile rinunciare), la scelta della specie legnosa assume un ruolo non necessariamente primario, ma anche non del tutto trascurabile; comunque si puo consigliare di optare per una specie piö resistente, o di rinunciare alle specie meno resistenti e ... piö buon mercato. Quindi comunque cercare di evitare abete o hemlock (pure spesso usato per i telai delle finestre), ma piuttosto optare – nel caso di legno di conifera – verso il douglas o pino silvestre. Anche il larice potrebbe essere un’alternativa valida in termini di durabilità  (anche se è utilizzato poco come massiccio a causa della scarsa stabilità  dimensionale della specie legnosa, e si sono riscontrati problemi nella verniciatura nel caso del larice siberiano).

Ci sono anche tutta una serie di specie legnose di latifoglia che possono essere usate, alcune con caratteristiche di durabilità  decisamente buona, che spesso sono usate per ragioni estetiche e di prestigio; in quest'ultimo caso puo essere consigliabile insistere sulle garanzie riguardo alla qualità  del materiale (la lavorazione puo essere piö difficile). L'uso di montanti formati da lamellare (di solito sono tre, massimo 4 lamelle) puo senz'altro essere consigliato, senza per questo voler sminuire la qualità  del massello.

Resta anche l'aspetto, essenziale in vista della durabilità  della finestra, della costruzione di tutto il telaio, che deve avvenire rispettando i criteri costruttivi che ne assicurino la durabilità  piö elevata. Se la tecnologia e le tecniche sono al giorno d'oggi conosciute e disponibili, la qualità  del prodotto finito puo essere assicurata soltanto dalla buona qualità  di tutto il processo di produzione e montaggio. Anche in questo caso si puo soltanto consigliare la richiesta di garanzie e la dichiarazione della qualità  del prodotto finito (certificazioni, garanzia di durata, e prescrizioni di manutenzione.

Difficile quindi dare una ricetta generale e generica, soprattutto quando non si conoscono le condizioni specifiche nel dettaglio. Una cosa è e resta comunque essenziale per garantire una qualità  buona e duratura delle finestre di legno: un trattamento corretto e adatto secondo i criteri piö moderni; come pure una manutenzione accurata e ben gestita. Il produttore che offre fin dall'inizio le garanzie (scritte) e la consulenza necessaria in questo senso è di regola affidabile e fidato.


La mia domanda alla redazione...

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