Quale è la resistenza al fuoco richiesta per edifici scolastici?

anonimo: L'impalcato di copertura di una scuola monopiano e' realizzato in travi di legno+soletta collaborante in c.a.
La regola tecnica VV.FF. prescrive per le scuole una resistenza al fuoco R60. Siccome tale prescrizione e' ampiamente superiore a quella che deriverebbe dal calcolo del carico d'incendio tipico di una scuola ci si chiede se in presenza del legno di copertura e' ancora possibile dimensionare per R60 (dimostrando che il carico d'incendio della scuola piu' il contributo del legno non superi R60).

ultimo aggiornamento
06.06.2008 (06.06.2008)
Nr.: 7803


Risposta team esperti Ing. Mauro Andreolli:

In termini generali esistono fondamentalmente due approcci per determinare il requisito di resistenza al fuoco, uno di tipo prescrittivo (esistono diverse normative antincendio che in funzione delle differenti possibili utilizzazioni riportano i diversi requisiti minimi di resistenza al fuoco), ed uno di tipo prestazionale basato sull'applicazione di modelli di calcolo definiti sia per la determinazione della temperatura nell'ambiente e negli elementi strutturali, sia per la determinazione del comportamento meccanico in caso di incendio.

 

L'approccio di tipo prescrittivo è basato su una serie di norme antincendio in funzione della destinazione d'uso dell'edificio, nel caso in esame edilizia scolastica, che fissano i requisiti minimi delle strutture portanti e di separazione.

L'approccio di tipo prestazionale si affianca al quadro normativo nazionale di tipo sostanzialmente prescrittivo, consentendo di determinare le prestazioni di resistenza al fuoco che devono possedere le costruzioni nelle attività  soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ad esclusione delle attività  per le quali le prestazioni di resistenza al fuoco sono espressamente stabilite da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi. Secondo tale approccio, la classe di resistenza al fuoco (15, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 240, 360) di un edificio è determinata attraverso l'individuazione di alcune caratteristiche dell'edificio tra cui il carico di incendio ed i livelli di prestazione dell'edificio. La norma di riferimento è il D.M. Int. 09/03/2007.

Il livello di prestazione: è la prestazione da richiedere ad una costruzione, in funzione degli obiettivi di sicurezza, mentre il carico di incendio è un parametro quantitativo che deve essere determinato in funzione del potenziale termico netto della totalità  dei materiali combustibili contenuti in uno spazio corretto in base ai parametri indicativi della partecipazione alla combustione dei singoli materiali. Il carico di incendio è espresso in MJ; convenzionalmente 1 MJ è assunto pari a 0,054 chilogrammi di legna equivalente. Esistono inoltre dei fattori correttivi per determinare il carico di incendio che tengono conto della dimensione del compartimento, del fattore di rischio in funzione dell'attività  svolta all'interno del compartimento, delle differenti misure di protezione. L'approccio di tipo prestazionale è di fatto obbligatorio per le attività  soggette al controllo dei vigili del fuoco e non regolate da specifiche disposizioni antincendio.

Nell'approccio di tipo prestazionale l'utilizzo di elementi strutturali costituiti da materiale combustibile puo influire nella determinazione della classe di resistenza al fuoco. Infatti, nel caso di struttura portante lignea, è anche necessario quantificare il suo contributo al carico di incendio e, conseguentemente, il suo apporto alla definizione della richiesta di resistenza (si vedano le news correlate linkate in fondo pagina).

 


La mia domanda alla redazione...

Gentile utente, a causa della riorganizzazione del servizio al momento non è possibile inserire le domande agli esperti. Cerchiamo di riattivare il servizio non appena possibile.

Servizio gratuito di informazione tecnica. Condizioni del servizio.