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Quale è la sezione nominale di calcolo da considerare nelle verifiche di resistenza e deformabilità per le travi cosiddette "uso Fiume" e "uso Trieste"?
gino da ros, TV (Architetto): Quale è la sezione nominale di calcolo da considerare nelle verifiche di resistenza e deformabilità per le travi cosiddette "uso Fiume" e "uso Trieste"?
ultimo aggiornamento
10.10.2014 (07.11.2012)
Nr.: 14438
Risposta team esperti :
Le indicazioni su come calcolare gli assortimenti di travi con forme irregolari che comportino smussi o sezioni diverse lungo l’asse longitudinale dell’elemento, sono contenute nella Circolare Esplicativa del 2.2.2009 delle Norme Tecniche per le Costruzioni.
"le travi ....devono essere lavorate e classificate in base alla resistenza, in conformità a specifiche normative di comprovata validità .
In assenza di specifiche prescrizioni, per quanto riguarda la classificazione del materiale, si potrà fare riferimento a quanto previsto per gli elementi a sezione rettangolare, senza considerare le prescrizioni sugli smussi e sulla variazione della sezione trasversale, purché nel calcolo si tenga conto dell’effettiva geometria delle sezioni trasversali."
In seguito è stato pubblicato un documento normativo apposito UNI 11035-3 (»Legno strutturale – Classificazione a vista dei legnami secondo la resistenza meccanica. Parte 3: Travi Uso Fiume e Uso Trieste«), che riporta regole di classificazione specifiche per tali assortimenti e definisce appositi profili resistenti conformante a quanto disciplinato dalla EN 384 (»Legno strutturale - Determinazione dei valori caratteristici delle proprietà meccaniche e della massa volumica«).
In accordo con tale documento la sezione nominale viene definita la sezione del rettangolo circoscritto dell'elemento ligneo a metà della lunghezza, alla quale sono riferiti i valori caratteristici specificati nel prospetto contenuto nella norma (talora nei rapporti commerciali relativamente alla travi Uso Trieste è consuetudine fare riferimento al rettangolo circoscritto alla sezione massima).
Attualmente il campo di applicazione di tale documento riguarda esclusivamente l’Abete di provenienza italiana e centro europea.
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