Quali sono gli accorgimenti costruttivi atti a garantire la durabilità  nel tempo di un rivestimento con perline in legno?

Marco Trioschi, RA (Costruttore tetti / Strutture in legno): Le perline posate in senso orizzontale per realizzare il rivestimento esterno di un garage devono avere il maschio rivolto verso l'alto o verso il basso? E perchè? Inoltre per fissarle al telaio è sufficiente una vite centrale o devo metterne due (una sopra e una sotto) per evitare l'imbarcamento della perlina?

andrea magnani, FC (non assegnato: agente immobiliare): Ho una parete ventilata da effettuare su struttura di nuova costruzione, fatta di blocchetti in laterizio tipo margonara. Parete ventilata con tavole in legno in facciata a vista. Come la isolo dall'acqua?

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (10.09.2007)
Nr.: 7294

Categoria: Durabilità

Risposta team esperti Ing. Mauro Andreolli:

Per garantire la durabilità  del rivestimento in perline e degli eventuali elementi strutturali sottostanti (qualora il rivestimento non abbia solo fini estetici ma anche il compito di proteggere gli elementi portanti dall’azione diretta delle intemperie), è necessario garantire che si abbia un’adeguata ventilazione (garantita in genere dall’utilizzo di listelli a cui fissare le perline o le tavole di rivestimento) e la possibilità  che l’acqua piovana scorra lungo il rivestimento fino alla base, dove possa allontanarsi dalla costruzione.

Spesso, per ragioni estetiche e di montaggio si usano perline o tavole profilate (si veda la figura a lato): ovviamente la disposizione delle tavole puo favorire il deflusso dell’acqua (è il caso in cui il maschio dell’elemento sia rivolto in alto) o al contrario favorire il ristagno (è il caso in cui il maschio sia rivolto verso il basso).

Bisogna inoltre prestare attenzione al fatto che nelle tavole tangenziali (legno massiccio) le fessure da ritiro tendono a svilupparsi sulla »faccia esterna« del segato, cioè quella piö distante rispetto alla posizione originale del midollo. E’ bene quindi ridurre il rischio di penetrazione dell’acqua nella sezione ponendo verso la direzione esposta alle intemperie la »faccia interna« (ovvero quella verso il midollo), in quanto presenta un minor rischio di fessurazione. Nella figura a lato sono rappresentate alcune modalità  costruttive che possono favorire o sfavorire la durabilità  dell’elemento: nel primo caso un errato posizionamento dei connettori e un’errata orientazione della tavola favorisce l’imbarcamento della stessa, nel secondo caso l’esposizione alle intemperie della faccia esterna favorisce l’assorbimento nelle naturali fessure da ritiro, nel terzo caso infine la corretta disposizione di chiodatura e della tavola, con le fessure da ritiro che si originano nella parte protetta dell’elemento (talvolta le tavole presentano già  degli intagli che permettono di »pilotare« la fessurazione e garantire una certa stabilità  dimensionale) permette un deflusso rapido dell’acqua.

Problemi e considerazioni analoghe si hanno anche per tavole disposte a rivestire pareti verticali, come nel caso in esame. Va detto che nel caso delle perline comunque in genere il fissaggio non è fatto con viti a vista, ma con chiodi di piccola dimensione inseriti in obliquo nel maschio, i quali vengono poi nascosti dal posizionamento della successiva perlina. In tale modo non solo si garantisce un miglior aspetto estetico, con nessun elemento di fissaggio in vista, ma anche una miglior durabilità  in quanto l’elemento ligneo non è forato dal connettore in zone esposte alle intemperie. In commercio esistono poi clips o sistemi di fissaggio pensati proprio per la posa di perline aventi rispetto al caso illustrato in precedenza una maggior facilità  di rimozione e sostituzione di alcune perline.


La mia domanda alla redazione...

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