Quali sono i migliori materiali e le soluzioni tecnologiche migliori per il un cappotto interno?

anonimo: La realizzazione di un cappotto interno (in zona climatica f), da eseguirsi su una muratura perimetrale in poroton da 30 cm intonacato, richiede sempre la barriera al vapore o i materiali naturali (fibra di legno) possono evitarlo eliminando i problemi igrotermici? A livello di benessere fisico (umidita' - isolaz. termica) il miglior rivestimento per un cappotto interno e' cartongesso, assito ligneo, fibragesso o altro? Ho letto che per limitare le trasmissioni acustiche si dovrebbe eseguire la struttura in modo indipendente dalla muratura, potreste darmi qualche esempio tecnico? Per i cappotti esterni con rivestimento ligneo i materiali naturali, es. fibra di legno, non sono troppo pesanti presentando anche il rischio di essere facilmente attaccabili da batteri o umidita' degli agenti atmosferici ed eventualmente per ovviare a questo qual'e' il miglior attacco a terra per proteggere il rivestimento ligneo, i listoni e l'isolante dall'umidita', dal passaggio di piccoli animali nell'intercapedine?

ultimo aggiornamento
05.11.2015 (08.11.2007)
Nr.: 7396


Risposta team esperti Günther Gantioler:

Il cappotto termico interno alla struttura è sempre una soluzione abbastanza problematica per il progettista. A prescindere dai problemi di umidità  (che non possono essere risolti da una barriera a vapore, che andrebbe sempre evitata, ma piuttosto attraverso una progettazione corretta del pacchetto), con il cappotto interno non si possono evitare i ponti termici a livello della partizione orizzontali (solaio e cordolo), i quali non possono essere naturalmente »attraversati« internamente dal pacchetto isolante. Inoltre le finiture interne diventano per forza ancora piö complesse (sono obbligato ad esempio a disporre uno strato ulteriore per la parte impiantistica, che non puo essere disposta all’interno dell’isolante).

In linea generale per i rivestimenti interni si dovrebbero preferire i materiali naturali come il legno, anche per il confort ambientale che questo puo offrire (ha comunque un λ minore rispetto al cartongesso o fibragesso, ed un migliore comportamento igroscopico).

Le sue osservazioni sono corrette riguardo la necessità  di »isolare« acusticamente i supporti metallici dei rivestimenti di cartongesso o fibragesso, dal pacchetto isolante sottostante. Gli stessi produttori di questi supporti forniscono regalmente dei piccoli elementi di gomma che consentono di realizzare questa separazione.

Nel caso di cappotti esterni realizzati con fibra, come da Lei osservato non è possibile partire direttamente con della fibra di legno, ma devo stare almeno a 30-40 cm dal terreno. Per questo solitamente si dispone una striscia di base di polistirene espanso di 30-40 cm, e poi si prosegue con la fibra di legno. Per le stesse ragioni non si puo disporre la fibra di legno nei piani interrati.

 


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