Quali sono i principi di calcolo per struttura mista in legno acciaio?

anonimo: Sono un geometra che sta progettando una struttura mista in ferro/legno in zona sismica 4. Mi puo fornire le indicazioni sul principio di calcolo di sistemi costruttivi misti(verticali in ferro, orizzontali in legno lamellare)?

ultimo aggiornamento
24.04.2007 (26.04.2007)
Nr.: 7090


Risposta team esperti :

L`utilizzo di una struttura mista con montanti in acciaio e travi in legno non solo è possibile, ma esistono al riguardo diversi esempi realizzativi, come quello illustrato nella figura a lato (sede Rothoblaas , Cortaccia BZ, studio arch. www.monovolume.cc), dove i montanti sono elementi continui in acciaio su cui si appoggiano le travi in legno lamellare.

Con le tradizionali tecnologie realizzative dei collegamenti trave-pilastro non è possibile garantire un grado di continuità  flessionale tale da considerare i nodi trave colonna come incastri o semi incastri, ma piuttosto il sistema deve essere visto come una serie di aste (i pilastri in acciaio) collegate da bielle incernierate agli estremi (travi in legno lamellare). Perché il sistema strutturale non sia labile deve essere quindi adeguatamente controventato per esempio con controventi di parete (soluzione B) oppure con un nucleo di controvento realizzato in cemento armato (soluzione A) dove possono scaricarsi le forze orizzontali.

 

Poiché solitamente vi è la necessità  di garantire che lo spazio tra i montanti sia libero, in genere si preferisce utilizzare la soluzione A con nucleo di controvento centrale piuttosto che la B con i controventi di parete. In ogni caso è necessario provvedere ad un adeguato sistema di controvento di paino (sia a livello di solaio intermedio che di quello di copertura), per poter garantire la trasmissione degli sforzi orizzontali ai sistemi di controvento verticali.

Dal punto di vista dell`analisi sismica, per la determinazione del fattore di struttura q definito dall`Ordinanza Sismica, si deve far riferimento alla zona dove avviene la dissipazione energetica: nel caso A) la possibilità  di dissipazione energetica è affidata completamente al nucleo di controvento in calcestruzzo (per le strutture a nucleo in c.a. il fattore di struttura è pari a q = 3); nel caso B) la possibilità  di dissipazione energetica è affidata solamente alle membrature soggette a forze assiali (in questo caso quindi le zone dissipative sono concentrate nelle diagonali tese).


La mia domanda alla redazione...

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