Riguardo gli assortimenti qualitativi del legno lamellare in abete per strutture, quali sono le differenze fra qualità  a vista e industriale?

Raimondo Jager Bedogni, RE (Commerciante / Agente legno): Riguardo gli assortimenti qualitativi del legno lamellare in abete per strutture, quali sono le differenze fra qualità  a vista e industriale? Quali difetti e in che percentuale vengono ammessi nella qualità  a vista e nella qualità  industriale? Vorrei avere una tabella in cui vengono elencate le suddette caratteristiche per le due classi di qualità  del legno lamellare.

ultimo aggiornamento
30.09.2014 (21.11.2010)
Nr.: 11186


Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

Il legno lamellare è costituito da lamelle incollate l’una all’altra con le fibre parallele, dopo essere state essiccate artificialmente. Dopo l’essiccazione le singole lamelle sono classificate secondo la resistenza. I parametri di classificazione scelti si riferiscono esclusivamente alla resistenza del legno e non tengono in considerazione i fattori estetici. La classificazione si puo effettuare tanto a vista, quanto a macchina. Nel caso della classificazione a vista le caratteristiche di resistenza vengono valutate in base a diversi parametri di classificazione, come le dimensioni dei nodi, la larghezza degli anelli, ecc. Nel caso della classificazione a macchina le caratteristiche di resistenza e rigidezza e la massa volumica possono essere misurate e valutate in modo automatizzato per mezzo di varie tecniche, come per esempio i raggi X o l’interferometria laser. Questa è anche la ragione per cui nelle lamelle classificate a macchina possono essere ammissibili nodi piö grandi che nelle lamelle classificate a vista.

La produzione di legno lamellare è regolata da norme europee armonizzate. A partire da lamelle classificate per resistenza, che vengono giuntate alle estremità  con giunti a dita, si possono produrre elementi in legno lamellare di differenti forme e dimensioni. La resistenza del legno lamellare è definita dalla resistenza delle lamelle e dalla resistenza dei giunti a dita, il che rende possibile definire le destinazioni in base a requisiti statici. Per la fabbricazione si usano esclusivamente colle omologate per l’uso nelle strutture portanti.

Nella produzione di legno lamellare incollato tutte le condizioni di produzione stabilite devono essere osservate e documentate. Nel corso del controllo di produzione in stabilimento vengono continuamente prelevati campioni dalla produzione e si controllano sia la resistenza dei giunti a dita sia la qualità  dell’incollaggio.

Grazie all’allocazione nelle diverse classi di resistenza è possibile utilizzare il prodotto piö adatto per ogni destinazione d’uso. Ma le caratteristiche di resistenza non hanno una correlazione immediata con le caratteristiche estetiche del componente edilizio. Criteri di valutazione irrilevanti per quel che riguarda la resistenza, come alterazioni cromatiche, nodi neri ecc., sono ammissibili in tutte le classi di resistenza. I componenti edilizi in legno lamellare possono venire prodotti con diverse qualità  superficiali, allo scopo di soddisfare diverse esigenze estetiche. Nella prassi si distingue spesso fra qualità  industriale e qualità  estetica.

Nel caso della qualità  estetica, si tratta di indicazioni che fanno riferimento alla qualità  estetica di un prodotto specifico e non ad una normativa o ad altre regolamentazioni. La descrizione di queste caratteristiche si trova quindi nella descrizione del prodotto, e quindi presso il produttore che lo offre sul mercato.

Per maggiori approfondimenti si rimanda ad una riposta già  pubblicata (si veda link in fondo pagina).


La mia domanda alla redazione...

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