Vi sarei infinitamente grato se poteste darmi dei suggerimenti sui tipi e tempi di manutenzione che dovrei fare per una copertura in legno lamellare di abete impregato di resine vegetali.

roberto fregoli, GR (Costruttore tetti / Strutture in legno): Cinque anni fa ho ampliato il mio fabbricato con una terrazza aperta di m 3,50 x 7,00, con copertura a tetto in legno lamellare di abete impregnato con resine vegetali e sali di boro in soluzione acquosa esente da resine e solventi ecc. La copertura all'interno non è soggetta a pioggia ma gli aggetti si stanno un po' annerendo ecc.
Vi sarei infinitamente grato se poteste darmi dei suggerimenti sui tipi e tempi di manutenzione che dovrei fare.

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (12.05.2014)
Nr.: 15522


Risposta team esperti Ing. Massimo Del Senno:

A meno di azioni di funghi cromogeni (»azzurramento«) le alterazioni cromatiche del legno sono da ritenersi dovute all’effetto delle radiazioni solari, sia ultraviolette che a frequenze piö basse (dato che in genere a queste è associata la maggior parte dell’energia irraggiata). Poiché dalle informazioni fornite non sembra sia stato fatto uso di prodotti specifici contro l’azione dei raggi UV ci si dovrebbe trovare nel secondo caso.

Da quanto riferito si desume che la finitura applicata sia incolore: l’uso di prodotti impregnanti pigmentati spesso consente di mascherare questo tipo di inconvenienti; ma l’intervento su tutta la struttura potrebbe essere onerosa; comunque se ad un saggio con asportazione meccanica risultasse limitata la profondità  del materiale interessato dalla discolorazione si potrebbe intervenire con una carteggiatura e poi procedere all’applicazione di una finitura anti UV, da ripetersi con la cadenza e le modalità  prescritte dal produttore.


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