Vorrei avere dei chiarimenti sulla realizzazione di balconi in legno.

Mariano Primavera, CH (Ingegnere): Vorrei gentilmente chiedere se per i solai in legno si possono considerare schemi di calcolo con sbalzi. Tutti gli esempi e trattazioni che ho visto sono privi di sbalzi. Nel mio caso il solaio deve uscire con uno sbalzo di circa 1.20 m per un balcone. L'aspetto che voglio studiare per bene è proprio l'appoggio in quanto saranno presenti dei vuoti. Come si possono riempire questi vuoti? Mi rendo conto che lo schema comporta un abbassamento notevole della trave in C.A., che influenza gli infissi sulla parete. Altra soluzione che ho pensato è di realizzare l'intero impalcato (anche il balcone) con travi semplicemente appoggiate. Per la formazione del balcone, collego le estremità delle travi in C.A. a sbalzo con una trave in legno e realizzo il solaio con dei travetti corti "in luce netta" tra la trave in legno e la trave in C.A. In questo modo la trave in C.A. non si abbassa.

ultimo aggiornamento
05.06.2017 (08.02.2017)
Nr.: 17934


Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

La descrizione dei particolari costruttivi nella domanda non e' particolarmente chiara, per cui risulta difficile fornire un commento sulle diverse soluzioni costruttive.

Tuttavia è possibile in questa sede fornire una serie di indicazioni più generali su come realizzare un balcone in legno, con riferimento per esempio anche alle tematiche di durabilità, molto importanti considerando il potenziale rischio di elementi in legno posti all'esterno.

Il balcone può essere un elemento a mensola per esempio proseguendo con il solaio al di fuori dell’appoggio perimetrale (soluzione a sbalzo), oppure realizzando una giunzione ad incastro del balcone.

Si osservi, relativamente alla prima soluzione, che lo stesso elemento costruttivo in X-lam viene a trovarsi in classi di servizio (e di conseguenza anche in classi di rischio) differenti, a seconda che si trovi all’interno (solaio) o all’esterno (balcone) dell’involucro edilizio.

In generale sono consigliabili soluzioni costruttive che consentano la separazione completa degli elementi strutturali esterni all’involucro edilizio. Questo garantisce più facilmente, in caso di degrado dovuto alla più elevata classe di rischio (elementi sottoposti alle intemperie), la completa sostituibilità di tali elementi nel corso della vita della costruzione, senza effettuare interventi sulla struttura interna dell’edificio.

Si rimanda alla news correlata per una indicazione di un possibile particolare costruttivo relativo ad un balcone in legno non protetto, ma completamente sostituibile.

Sono invece da evitare, se non adeguatamente protette, soluzioni in cui il balcone viene realizzato proseguendo con il solaio al di fuori dell’appoggio perimetrale (soluzione a sbalzo). In questo caso infatti lo stesso elemento strutturale si trova in parte all'interno ed in parte all'esterno dell'involucro edilizio: il deterioramente della parte posta all'esterno determina inevitabilmente la necessità  di una sostituzione completa dell'elemento (non sempre effettuabile pero con la stessa facilità  rispetto alla soluzione precedente).

 


La mia domanda alla redazione...

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