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Vorrei avere un vostro parere sulla necessità di effettuare la verifica di adeguamento di un edificio esistente sul quale verrà realizzata una tettoia in legno.
Giovanni Cervinara, BA (Ingegnere): Avrei la necessità di far realizzare una tettoia in legno, aperta sui quattro lati, sul lastrico solare di un fabbricato in muratura con due piani fuori terra realizzato intorno al 1850. Ho presentato al comune la relativa SCIA depositando anche il calcolo strutturale per la sola struttura in legno essendo il Comune in zona simica 3.
Il comune ha autorizzato l'intervento, ma l'Ufficio Provinciale ha richiesto anche la progettazione sismica dell'intero fabbricato per verificare l'incidenza dell'intervento sull'intero sistema edilizio (muratura/tettoia) ritenendolo l'opere come sopraelevazione.
Ritengo eccessiva la richiesta oltre che molto onerosa (si dispone solo delle planimetre catastali) in relazione alla effett iva incidenza dell'opera sull'intero complesso strutturale.
ultimo aggiornamento
01.05.2011 (28.03.2011)
Nr.: 11661
Risposta team esperti :
Sono già stati espressi dei pareri rispetto a situazione simili a quelle illustrate nella domanda. La normativa italiana è abbastanza chiara nell'individuare le situazioni in cui sia necessario effettuare un "adeguamento" su un edificio esistente atto a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle presenti norme per gli edifici di nuova progettazione, oppure sia sufficiente eseguire interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti per gli edifici di nuova progettazione. Le situazioni di ampliamento e sopraelevazione sono chiaramente siutazioni che, in accordo con le NTC 2008, impongo l'obbligo di adeguamento sismico. Non è tuttavia scontato affermare che l'oggetto di questa domanda rientri proprio in queste categorie: nel caso di qualcosa di strutturalmente modesto come potrebbe essere il caso di un semplice pergolato ligneo, si è argomentata in altre risposte (a cui si rimanda) la possibilità di considerarlo come elemento strutturale secondario. E' compito tuttavia del progettista argomentare dal punto di vista tecnico la correttezza di questa considerazione applicata al caso in esame.