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Vorrei un consiglio tecnico riguardo la scelta fra due diverse stratigrafie di un tetto di una nuova casa unifamiliare sita in provincia di La Spezia
anonimo: Vorrei un consiglio tecnico riguardo la scelta fra due diverse stratigrafie di un tetto (sottotetto riscaldato) di una nuova casa unifamiliare sita in zona D, in provincia di La Spezia.
tetto 1 (macroventilato + microventilato)
travi lamellari o bilama
tavolato abete (25 mm)
telo vapore 150/T (sd=13 m)
fibra di legno Thermosafe 160 kg/m3 (200 mm)
telo traspir 205/T (sd=0.02 m)
listelli ventilazione (40/60 mm)
OSB3 (20 mm)
Guaina impermeabile (Sd=40 m)
Portategole in polistirolo tipo Aerotermo (CEDA), microventilato
Coppi in cemento
tetto 2 (semplice ventilazione)
travi lamellari o bilama
tavolato abete (25 mm)
telo Intesana evo 145 (Sd=1.6 m, Sd a diffusione igrovariabile 0.05-2 m)
fibra di legno Thermosafe 160kg/m3 (200 mm)
telo Stamisol (Sd=0.09 m)
listelli ventilazione (40/60 mm)
listelli portategole
Coppi in cemento
ultimo aggiornamento
21.11.2016 (14.10.2016)
Nr.: 17680
Risposta team esperti :
Premesso che non esiste una soluzione migliore in assoluto, la risposta è che dipende dalle caratteristiche specifiche di utilizzo dei locali e dalle caratteristiche del clima. La differenza principale, fra le due soluzioni proposte, è la permeabilità del freno a vapore. Nella prima soluzione è bassa e molto vicina al limite superiore dello spessore equivalente dei freni a vapore. Per gli utilizzi normali, vale a dire quando l’umidità del locale non è eccessiva, è consigliabile impiegare un freno a vapore con un valore di Sd più basso, come nella seconda soluzione proposta.