Come trattare, se serve, il legno di larice per uso esterno, parapetti e piani di calpestio?

franco pontalti, TN (Costruttore tetti / Strutture in legno): Come trattare, se serve, il legno di larice per uso esterno, parapetti e piani di calpestio (tavolato)?

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (26.02.2008)
Nr.: 7583


Risposta team esperti Ing. Massimo Del Senno:

Il legno di larice è tradizionalmente considerato naturalmente durabile e di conseguenza impiegato »all’aperto«, per la realizzazione di elementi strutturali e di rivestimento, sia pareti che coperture.

Questo non concorda con quanto previsto dalla normativa (UNI EN 350-2 - 1996) che considerano il Larice da moderatamente a poco durabile rispetto ai funghi, anche se il durame è considerato resistente al Capricorno (Hylotrupes bayulus)e ai tarli (Anobium sp.).La norma UNI EN 335-1 - 2006 definisce le classi di impiego in funzione soprattutto dell’umidità  che le condizioni di servizio possono determinare nei manufatti, e del contatto o meno col terreno.

La norma UNI EN 460, 1996 associa alla classe di durabilità  le classi di impiego, come definite nella norma UNI EN 335-1, secondo lo schema riportato nella terza tabella.

E' chiaro che per destinazioni che non prevedano il contatto col terreno o l’esposizione tali da determinare umidità  permanente del materiale superiori al 20 % il durame di Larice (Larix decidua Mill) il durame di Larice puo essere impiegato senza ricorrere a trattamenti preservanti, che la scarsa permeabilità  del materiale rende peraltro difficoltosi.

Si puo notare che gli impieghi tradizionali del legno di Larice ricadono nelle classi di impiego fino alla 3: la tecnica costruttiva prevede in genere che la struttura lignea poggi su basamenti di pietra.

Possono creare problemi mortasature ad asse verticale senza scarichi per eventuali accumuli d’acqua e, nei piani di calpestio, problemi di planarità  che causino ristagni di acqua in superficie.

Piö che il ricorso a trattamenti (difficoltoso come già  accennato) sono necessarie quindi una attenta progettazione e molta cura nei dettagli esecutivi.

Pareti e coperture (si pensi alle scandole) sono soggette a successioni di umidificazione ed essiccamento quindi si puo ritenere che il loro servizio sia riconducibile alla classe 3 e l’esperienza attesta il buon comportamento di questo materiale.


La mia domanda alla redazione...

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