Dove posso reperire le classi di rischio per il legno, necessarie poi alla definizione dei provvedimenti protettivi e manutentivi del legno?

VINCENZO ARGENTI, TR (Ingegnere): Dove posso reperire le classi di rischio per il legno, necessarie poi alla definizione dei provvedimenti protettivi e manutentivi del legno (art. 11.7.9.2 delle N.T.C.)
Sapreste darmi inoltre delle indicazioni su come proteggere il legno e sulle manutenzioni da operare nel tempo.

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (11.05.2009)
Nr.: 8873

Categoria: Durabilità

Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

La definizione di classi di rischio proviene dalla normativa europea EN 335 (parti 1, 2 e 3) »Durabilità  del legno e dei prodotti a base di legno«, che definisce 5 classi di rischio per gli elementi lignei, in funzione delle condizioni di umidità  del legno.

«¢ Classe di rischio 1
ambiente riparato, protetto dagli agenti atmosferici (umidità  del legno sempre < 20%). Le condizioni garantiscono contro il rischio di attacco fungino, è possibile l’attacco da parte di insetti.
«¢ Classe di rischio 2
ambiente riparato ma con elevata umidità  dell’aria (umidità  del legno a volte > 20%). Puo essere presente l’attacco fungino, è possibile l’attacco da parte di insetti.
«¢ Classe di rischio 3
elementi lignei anche esposti (è frequente un’umidità  del legno > 20%). Il materiale è esposto all’attacco fungino, è possibile l’attacco da parte di insetti.
«¢ Classe di rischio 4
elementi lignei esposti, anche a contatto diretto con terreno o con acqua dolce. Il materiale è permanentemente esposto all’attacco fungino, è possibile l’attacco da parte di insetti (termiti).
«¢ Classe di rischio 5
elementi permanentemente a contatto diretto con acqua salata. à‰ possibile l’attacco di organismi invertebrati marini, soprattutto in acque calde. Attacco da parte di insetti per le parti non immerse 

Le misure di protezione possono essere diverse in funzione dell'azione del degrado, della classe di rischio e delle condizioni di progetto. Per una trattazione completa con esempi e con immagini si rimanda al cap. 6 curato dall'ing. Bernasconi del manuale Heopli "Strutture di legno" di Piazza, Tomasi, Modena.

Le manutenzioni da effettuare nel tempo possono variare, come intervallo e come tempo di controllo, in funzione del tipo di costruzione, del criterio di protezione applicato e dei rischi presenti. In caso di degrado del legno previsto e accettato, si provvederà  a sorvegliare tale degrado ad intervalli di tempo adeguati, in modo tale da poter decidere al momento opportuno la messa fuori servizio degli elementi degradati in modo eccessivo (per i quali era già  stata progettata ed accettata una durata di vita limitata) e la loro sostituzione (per esempio nel caso di elementi di protezione costruttiva cosiddetti »di sacrificio«). Nel caso di degrado inaccettabile, e quindi escluso tramite misure protettive adeguate (come per gli elementi strutturali importanti), si procederà  a verificare la correttezza di questa ipotesi ad intervalli di tempo regolari, in modo da poter eliminare tempestivamente le cause di un’eventuale situazione a rischio (per esempio il contatto non previsto ed inaspettato con acqua).

 


La mia domanda alla redazione...

Gentile utente, a causa della riorganizzazione del servizio al momento non è possibile inserire le domande agli esperti. Cerchiamo di riattivare il servizio non appena possibile.

Servizio gratuito di informazione tecnica. Condizioni del servizio.