E' possibile un confronto tecnico tra edifici di legno con struttura a telaio e con struttura a blockbau.

Pacifico Di Nello, BN (Altro: Futuro costruttore): Vorrei sapere la tipologia di costruzione a legno delle parete esterne da preferire tra tipo struttura a telaio e struttura a massello (tipo Blockbau) per la costruzione di una villetta residenziale per avere le migliore caretteristiche di isolamento termico e di stabilità  contro eventuale trombe d'aria e anti-sismiche. Sarei intento di eseguire un cappotto d'isolamento esterno in pannelli di fibra di legno. Specifico che la casa sarà  di due piani. Inoltre e possibile avere una valutazione delle differenze dei costi.

anonimo: Quale dei tre sistemi costruttivi da voi indicato è il migliore per il territorio italiano (non alpino): quello ad ossatura portante,a traliccio in legno o a intelaiatura in legno!?

ultimo aggiornamento
05.11.2015 (28.07.2007)
Nr.: 7252


Risposta team esperti Ing. Roberto TomasiGünther Gantioler:

Bisogna prima definire cosa si intende per struttura a massello. Le strutture tradizionali in blockbau realizzate con tondame non prevedono naturalmente finiture e rivestimenti. Anche nel caso versioni piö »moderne« di blockbau (per esempio realizzati assemblando elementi squadrati di legno realizzati con materiali piö moderni e dimensionalmente piö stabili, come per esempio elementi in legno lamellare oppure elementi in bilama o trilama), l’adozione di questo particolare sistema costruttivo di solito prevede di lasciare a vista le parete portanti di legno.

Un confronto piö logico e ragionevole è quindi tra una struttura in massiccio (per esempio pannelli di tavole incrociate) ed una a telaio. Come si vede dalla figura a lato, dal punto di vista tecnologico-costruttivo nel sistema a massiccio la parte strutturale costituisce un componente a sé stante, in adiacenza alla quale viene posizionato il pacchetto di isolamento, mentre nel sistema a telaio l’isolamento è integrato all’interno della struttura portante. Nel primo caso l’isolamento è posto all’esterno della struttura, non si hanno ponti termici e la massa del pacchetto è maggiore (cosa che puo favorire anche il raffrescamento estivo, soprattutto se si utilizzano materiali coibentanti con buoni valori di massa volumica, come puo essere il caso dei pannelli di fibra di legno). Nel caso invece di una struttura a telaio l’isolante è posto all’interno tra i montanti del telaio. Questo potrebbe favorire in linea teorica anche una riduzione dello spessore, tuttavia la presenza di ponti termici rappresentati dal telaio ligneo impongono di posizionare uno strato aggiuntivo di isolante esterno alla struttura: complessivamente lo spessore di questa soluzione non dovrebbe differenziarsi da quella con struttura a pannelli in massiccio. Una soluzione molto efficiente dal punto di vista termico prevede l’utilizzo di elementi ad I per i montanti (I-joist), che consentono, a parità  di prestazioni strutturali, di minimizzare l’effetto del ponte termico (si veda sempre la figura a lato).

Dal punto vista della resistenza alle azioni orizzontali, entrambi i sistemi garantiscono una sufficiente resistenza e stabilità  se correttamente progettati e dimensionati, con particolare attenzione all’organizzazione planimetrica dei sistemi di controvento (pareti di taglio) ai collegamenti ed ai particolari costruttivi. L’utilizzo di un materiale strutturale come il legno, caratterizzato da alti rapporti tra resistenza e massa volumica, garantisce di per sé un buon punto di partenza per un comportamento ottimale in zona sismica (si veda per un confronto con gli altri materiali la tabella a lato). In altre parole una casa a due piani realizzata in legno è »meno pesante« rispetto ad un edificio analogo in cemento armato od in muratura, quindi l’azione sismica (proporzionale alle masse masse in gioco) ha un entità  sicuramente minore. Una caratteristica importante nel comportamento in zona sismica è sicuramente la duttilità  strutturale, che garantisce la possibilità  di dissipazione energetica delle azioni cicliche dovute all’evento sismico. L’energia del terremoto viene assorbita dagli elementi metallici di collegamento che, grazie al loro comportamento duttile, si snervano e si plasticizzano prima che avvenga la rottura (viceversa il materiale legno ha un comportamento fragile, e si rompe senza una fase post-elastica). Gli edifici dotati di questa caratteristica possono beneficiare di una fase di snervamento e plasticizzazione prima del collasso: in termini operativi si tiene conto di questa possibilità  riducendo le azioni sismiche con un coefficiente proporzionale al grado di duttilità  dell’edificio (fattore di struttura q). Al contrario gli edifici con comportamento fragile vengono penalizzati nel progetto utilizzando valori non ridotti dell’azione sismica.

Dal punto di vista della duttilità  strutturale il comportamento migliore si ha nei sistemi a base di legno con un numero elevato di collegamenti di tipo duttile: in questo senso le strutture a pannelli intelaiati assemblati con chiodature metalliche danno complessivamente un comportamento piö duttile ed un fattore di struttura maggiore rispetto ai pannelli di legno massiccio, dove i collegamenti sono sicuramente in numero inferiore (in accordo con la normativa europea per i sistemi con pannelli di parete chiodati con diaframmi chiodati, collegati mediante chiodi e bulloni, si puo assumere un fattore di struttura q = 5, mentre per i pannelli di parete incollati con diaframmi incollati, collegati mediante chiodi e bulloni, si puo assumere un fattore di struttura q = 2).

Un confronto economico tra i due sistemi strutturale è già  stato oggetto di un'altra domanda, a cui si rimanda (si vedano le news correlate).

 


La mia domanda alla redazione...

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