Il legno di castagno è adatto per la realizzazione di camminamenti all'aperto?

anonimo: Dovrei partecipare ad una gara con proposte migliorative in un'oasi che si trova su alcuni laghi artificiali. Bisogna realizzare dei camminamenti e delle postazioni di osservazione della fauna del luogo. In gara sono stati previsti questi camminamenti tutti in castagno io vorrei sapere se esiste un tipo legnoso piö resistente in cui la manutenzione possa essere meno frequente oppure legni trattati in stabilimento. Se la risposta è positiva mi occorre anche un quadro comparativo o indicazioni dove poter attingere tali notizie.

ultimo aggiornamento
05.11.2015 (01.02.2012)
Nr.: 13634

Categoria: Durabilità

Risposta team esperti Ing. Mauro Andreolli:

La norma UNI EN 350-2 »Durabilità  del legno e dei prodotti a base di legno - Durabilità  naturale del legno massiccio - Guida alla durabilità  naturale e trattabilità  di specie legnose scelte di importanza in Europa« definisce, per le specie legnose di maggior interesse sul mercato europeo, le indicazioni sulla durabilità  necessarie per verificare quali classi di rischi siano compatibili con la specie stessa. Nelle tabelle in appendice sono indicate la resistenza agli insetti e agli attacchi fungini.

Come illustrato nelle risposte collegate il legno di castagno presenta una buona durabilità  naturale: la norma citata indica una classe di resistenza 1-2 per tale specie legnosa.

Un'alternativa, in particolare per i pali che sostengono i camminamenti, potrebbe essere rappresentata dall'uso di legno di robinia (utilizzato solo raramente nelle costruzioni). Un esempio di realizzazione di passerella pedonale all'interno di una zona con l'utilizzo di pali in robinia e di una sovrastruttura in quercia è descritto a pag. 524 del manuale Hoepli "Strutture in legno" di Piazza, Tomasi e Modena.

Per la corretta scelta della specie legnosa e di eventuali trattamenti chimici (da evitarsi nel suo caso, trattandosi di un'opera in un biotopo) bisogna innanzitutto capire quale è la classe di utilizzo corrispondente. A tal proposito le definizioni sono date nella norma UNI EN 335-1 "Durabilità  del legno e dei prodotti a base di legno - Definizione delle classi di utilizzo - Parte 1: Generalità ". 

Definita la classe di rischio, la scelta del materiale (e la necessità  di un eventuale trattamento) si basa sulla norma UNI EN 460 "Durabilità  del legno e dei prodotti a base di legno - Durabilità  naturale del legno massiccio - Guida ai requisiti di durabilità  per legno da utilizzare nelle classi di rischio".

Come si nota dalla tabella accanto si vede che il legno di castagno presenta una durabilità  (classe 1-2) sufficiente nel caso di classe di rischio 4 (elementi esposti anche a contatto con il terreno e l'acqua dolce).


La mia domanda alla redazione...

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