Il legno essiccato artificialmente è migliore perchè mantiene nel tempo l'umidità  di equilibrio raggiunta con l'essiccazione?

Michele Tittarelli, PG (Altro: Studente): Il legno essiccato artificialmente è migliore perchè mantiene nel tempo l'umidità  di equilibrio raggiunta con l'essiccazione?

ultimo aggiornamento
05.11.2015 (25.06.2007)
Nr.: 7207


Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

L’umidità  del legno, ovvero il suo contenuto d’acqua in percentuale sul peso anidro, è un parametro fisico del material che si determina con la formula seguente:

w = (p-p0)/p0 ∙ 100

dove p è il peso del campione di cui si misura l’umidità , p0 è il peso del campione allo stato anidro.

Il contenuto di acqua del legno è un parametro che varia con le condizioni termo-igrometiche dell’ambiente, ovvero con la temperatura e l’umidità  relativa dell’aria. In condizioni di temperatura ambiente di 20 °C ed umidità  relativa dell’aria pari al 65% si ha mediamente, per il legno di conifera, un contenuto d’acqua pari al 12%.

Se le condizioni termo-igrometiche ambientali cambiano, cambia anche il contenuto di acqua del legno: per determinare il parametro w in funzione di T (temperatura) e u (umidità  relativa dell’aria) è possibile fare ricorso ad un abaco termo-igrometrico.

Queste variazioni di umidità  del legno sono indipendenti dal processo di stagionatura scelta (essiccazione naturale o in autoclave). Se un elemento ligneo ha un’umidità  del 12%, si comporterà  in accordo con il comportamento descritto dalle tavole termo-igrometriche del materiale. Non esiste quindi (almeno a livello tecnologicamente apprezzabile) una »memoria« del materiale rispetto al processo di stagionatura.

Il processo di stagionatura ha invece influenza sulla velocità  con cui si raggiungono le condizioni di equilibrio e sui gradienti di umidità . Una stagionatura naturale è piö lenta, e potrebbe comunque causare gradienti di umidità  all’interno di elementi di dimensioni maggiori (piö »secchi« agli strati esterni rispetto a quelli interni), che determinano quegli stati interni di coazione che sono all'origine di deformazioni e fessure nel legno. Nei processi di essicazione artificiali si cerca di aumentare la velocità  del processo, evitando contemporaneamente di creare le condizioni per far nascere le fessure (si effettuano a tale scopo dei »cicli« di essicazione e di saturazione dell'aria con vapore, in modo tale da smorzare i gradienti di umidità  troppo elevati).

Alla luce di quanto esposto si puo capire che, sia nel processo di essicazione naturale o artificiale, è importante tenere sotto controllo i gradienti di umidità  all'interno dell'elemento, al fine di evitare eccessivi stati di coazione interni.

 


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