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Mi puo illustrare i diversi modi di assemblaggio di pareti di legno massiccio formate da piö strati?
anonimo: Mi potrebbe elencare le varie modalità di vincolo (ad esempio chiodi,colla,graffe,chiodi di legno) che vengono adottate per l'assemblaggio delle pareti a strati multipli in legno massiccio, e relativi vantaggi di un sistema rispetto ad un altro?
Alessandro Parodi, GE (Costruttore tetti / Strutture in legno): Cortesemente vorrei conoscere pregi e difetti di una parete in massiccio a tavole incrociate inchiodate rispetto a tavole incrociate incollate.
Marco Andreatta, VI (Altro: insegnante): Oltre all'X-lam (pannelli di legno massiccio a strati incrociati incollati), ho sentito parlare di pareti in legno con strati incrociati ma legati fra loro con viti. Quale dei due sistemi è migliore?
ultimo aggiornamento
26.01.2010 (26.04.2007)
Nr.: 7082
Risposta team esperti :
Gli elementi piani stratificati possono essere realizzati mediante incollaggio (i diversi strati dell`elemento vengono incollati fra loro) o mediante assemblaggio con connettori (chiodi di alluminio, spinotti di legno duro, ecc.).
Il materiale di base è costituito da tavole allo stato grezzo, ricavate prevalentemente dalle porzioni esterne del tronco. Questo prodotto, considerato nel mondo delle segherie come segato di basso valore in virtö dello scarso valore aggiunto, possiede tuttavia di solito ottime proprietà in termini di resistenza e rigidezza. Per la realizzazione di elementi piani a strati incrociati si impiega legname essiccato artificialmente con un`umidità intorno al 12%. La disposizione incrociata delle lamelle longitudinali e trasversali permette di limitare i fenomeni di rigonfiamento e ritiro del pannello, aumentandone notevolmente la resistenza statica e la stabilità dimensionale.
1) I singoli strati di un elemento di legno compensato di tavole particolarmente sollecitato dovrebbero essere di qualità adeguata e giuntati a pettine. È comunque preferibile che tutte le lamelle siano giuntate a pettine. Questi giunti devono essere realizzati secondo le indicazioni contenute nella UNI EN 385: 2003, ed avere la stessa qualità richiesta per i giunti a pettine delle lamelle per la produzione di legno lamellare incollato.
Con le lamelle prodotte in questo modo vengono realizzati pannelli, nei quali, in caso di particolari esigenze riguardo all`ermeticità nei confronti del vento, all`isolamento acustico, all`aspetto, le giunture delle singole lamelle possono eseguite mediante incollaggio laterale delle lamelle stesse. In questo modo è possibile ottenere una qualità elevata del compensato di tavole anche dal punto di vista estetico. È necessario mantenere, tra loro, i giunti a pettine tra tavole limitrofe ad una distanza superiore ad un valore minimo l`uno dall`altro. A questo proposito devono essere rispettate almeno le esigenze secondo le norme UNI EN 386:2003, per il legno lamellare incollato.
La struttura tipica di un pannello di legno compensato di tavole è costituita da strati di tavole o pannelli monostrato sovrapposti, orientati alternativamente a 90°. Il collegamento rigido dei singoli pannelli monostrato si realizza mediante incollaggio omogeneo dell`intera superficie e con l`utilizzo di un idoneo sistema di applicazione dell`adesivo.
Si ottiene quindi un materiale che puo essere definito un legno lamellare a strati incrociati, per la realizzazione del quale è necessaria la certificazione dell`incollaggio.
In genere per l`incollaggio dei vari strati di assi vengono impiegati adesivi privi di solventi e formaledeide: si tratta di adesivi a base di poliuretani monocomponenti: il componente reattivo è un isocianato che, quando viene applicato al legno, in parte reagisce con l`umidità trasformandosi in anidride carbonica e ammina, la quale a sua volta reagisce con l`isocianato rimasto formando una resina poliuretanica, le cui proprietà di resistenza e durabilità sono simili a quelle dei sistemi bicomponenti. Si hanno quindi adesivi non contenenti solventi che emettono semmai CO2 (e non formaldeide).
2) Negli elementi assemblati con connettori non si ha invece l`impiego di collanti e sostanze chimiche, ma vengono utilizzati chiodi in alluminio o spinotti di legno. Nel caso degli spinotti di legno questi vengono inseriti con valori molto bassi di contenuto di acqua (inferiori a quello che avrebbero in condizioni di equilibrio igroscopico con l`ambiente): in questo modo, assorbendo acqua e rigonfiandosi, possono garantire una adeguata aderenza al foro di alloggiamento del connettore, evitando ogni possibilità di sconnessione dell`elemento.
Poiché in tali tecnologie gli strati sono assemblati in modo cedevole con connettori puntuali, da punto di vista statico la rigidezza complessiva (a parità di spessore del pannello) risulta inferiore rispetto al caso di pannello realizzato con tavole incollate (in realtà i pannelli chiodati hanno in genere spessori ben superiori ai pannelli incollati).
Dal punto di vista costruttivo le tavole vengono pressate, incrociate e assemblate strato per strato con connettori puntuali. L`utilizzo dell`alluminio al posto dell`acciaio consente, una volta realizzato lo spessore desiderato dell`elemento grezzo, di operare le lavorazioni richieste con macchine a controllo numerico: sagomatura delle aperture, realizzazione dei fori per trasporto e montaggio, realizzazione di scanalature per il passaggio degli impianti, ecc. Tali tipi di connettori possono infatti essere tagliati senza alcuna difficoltà .
Si ha un prodotto costruttivo che presenta alcuni vantaggi legati ai temi della bioedilizia: si ha l`assenza totale di solventi o formaldeide (si legga a tal proposito anche quanto detto sopra al riguardo dei moderni adesivi poliuretanici), le pareti vengono sigillate sulle facce con malte per legno idrorepellenti (in genere miscele di cera, olio vegetale e segatura). Si ha infine un prodotto riciclabile, esente da sostanze chimiche, che puo essere triturato ed utilizzato dall`industria del legno o come combustibile.