Pur non rilevando problemi statici è utile predisporre »fasciature« metalliche per contrastare il progredire delle zone fessurate in elementi di legno massiccio?

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (04.07.2011)
Nr.: 12778

Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

Le fessure da ritiro sono un fenomeno fisiologico del legno e quindi non possono essere considerate dei difetti meccanici, oppure un pregiudizio alla capacità  statica delle travi "fessurate". Questo non significa che sono completamente ininfluenti anche se sono sempre ammesse negli elementi strutturali. Esistono comunque delle limitazioni geometriche all'entità  delle fessure che devono essere verificate in fase di classificazione del legno massiccio: secondo la norma UNI 11035 sulla classificazione a vista dei legnami italiani, per il legno di conifera le fessure sono sempre ammesse, per alcune classi anche passanti (in questo caso sono ammesse solo alle estremità , per una lunghezza non maggiore della larghezza del segato). Il caso da Lei indicato sembra rientrare nel naturale fenomeno delle fessurazioni da ritiro dovute al fatto che il materiale è stato posto in opera con un contenuto di acqua superiore al valore di equilibrio con l'ambiente (naturalmente il condizionale è d'obbligo, in quanto non è possibile una valutazione diretta degli elementi oggetto della domanda). Alla luce di queste considerazioni la proposta di predisporre fasciature per impedire il progredire delle fessure non solo non ha ragioni di carattere strutturale, ma sarebbe comunque anche inutile (anche in considerazione del fatto che dopo 5 anni si puo ritenere che un elemento di legno massiccio di dimensioni medie abbia raggiunto il punto di equilibrio con l'ambiente). Per un maggiore approndimento sulle tematiche delle fessure e sul comportamento igroscopico del materiale si rimanda alla lettura delle diverse news correlate pubblicate sull'argomento.

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