Quali sono i metodi piö utlizzati per collegare tra loro i travi in legno lamellare di una struttura fatta completamente di questo materiale?

giuseppe celentin, BI (Costruttore tetti / Strutture in legno): Vorrei sapere quali sono i metodi piö utlizzati per collegare tra loro i travi in legno lamellare di una struttura fatta completamente di questo materiale. Potreste indicarmi dove reperire particolari costruttivi?

anonimo: Vorrei avere informazioni su tipologie e soluzioni idonee per effettuare connessioni tra elementi lignei, in particolari per travi e travetti in legno lamellare.

ultimo aggiornamento
05.11.2015 (05.07.2007)
Nr.: 7224


Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

La riposta a questa non puo essere risolta in un elenco di possibili particolari costruttivi, in quanto questo elenco non sarebbe comunque sufficiente a coprire le diverse possibilità  progettuali e tecnologiche.

Restringendo il campo semplicemente al collegamento tra trave principale e trave secondaria, possiamo elencare tra i collegamenti oggi piö diffusi:

- sistema con piastre e scarpe metalliche;

- coda di rodine;

- sistema a viti incrociate.

Nel caso di piastre e scarpe metalliche si prevede un elemento metallico, generalmente in lamiera zincata, che funge da »scarpa« o "staffa" per la trave secondaria, e vincolato alla trave principale, solitamente tramite chiodi.

 

Il sistema a viti incrociate consiste nell’inserire due viti a tutto filetto, disposte a 45° all’interno dell’elemento secondario e dell’elemento principale, in modo da avere una vite che lavora prevalentemente a trazione ed una a compressione (si veda disegno). La presenza di un filetto continuo è fondamentale per garantire il funzionamento del giunto.

 

Il sistema a coda di rondine viene ottenuto tramite lavorazione della superficie di testa della trave secondaria per realizzare un »tenone« svasato, e realizzazione di una tasca nella trave principale dove alloggia il tenone. Il sistema, che deriva dalle lavorazioni tradizionali della carpenteria lignea, è ritornato in auge con l’avvento delle macchine a controllo numerico per il legno, che consentono di realizzare in automatico, in un tempo ridotto, tutte le lavorazioni necessarie per la posa di un tetto. Esistono pero, a questo riguardo, alcune verifiche che devono essere fatte sul collegamento in sè, di cui si è già  discusso in un altra domanda, che possono rendere problematico l’utilizzo di questi sistemi in alcune situazioni di carico, come per esempio in condizioni sismiche. Per tale ragione alcuni considerano questo collegamento un ottimo sistema per il montaggio, inserendo poi viti aggiuntive disposte a croce che per assorbire le sollecitazioni meccaniche sul giunto.

Per altri casi e per una panoramica sui diversi particolari costruttivi che si possono trovare nelle strutture in legno, si suggerisce il seguente libro:

Natterer J, Herzog T., Volz M. (1998), Atlante del legno, UTET, Torino

Sulle modalità  di calcolo e di verifica di diversi sistemi di collegamento si veda:

Piazza M., Tomasi R., Modena R. (2005), Strutture in legno - Materiale, calcolo e progetto secondo le nuove normative europee, Ulrico Hoepli Editore, Milano
 

 


La mia domanda alla redazione...

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