Quali trattamenti esistono per proteggere le strutture lignee dalle termiti?

anonimo: Quali trattamenti esistono per proteggere le strutture lignee dalle termiti?

ultimo aggiornamento
30.05.2008 (30.05.2008)
Nr.: 7788


Risposta team esperti Ing. Massimo Del Senno:

Le numerose specie di termiti vengono nella pratica raggruppate secondo le abitudini in termiti sotterranee, termiti del legno secco e termiti del legno umido. I primi due gruppi, cui nelle nostre aree corrispondono grosso modo specie dei generi Reticulitermes e Kalotermes rispettivamente, hanno, in senso negativo, un grande interesse, in particolare le termiti sotterranee.

Le termiti del legno secco si insediano direttamente nel legno di piante in piedi e di strutture, dove nidificano e si nutrono scavando, di preferenza nel legno primaverile, gallerie longitudinali svuotate dalla rosura ma contenenti escrementi di forma prismatica a sezione esagonale; gli escrementi possono venire espulsi attraverso fori appositamente praticati, che pero vengono immediatamente richiusi con un cemento di legno, terra e saliva, eliminando la possibilità  di scoprire l'attacco. L'attività  distruttiva prosegue per tutta la vita della colonia, che puo durare parecchi anni, ed ogni anno si ha lo sfarfallamento di una nuova generazione, che puo insediare una colonia in prossimità  di quella di provenienza sommando nuovi danni a quelli già  causati.

Le termiti sotterranee (in Italia Reticulitermes lucifugus e Reticulitermes santonensis) scavano il nido nel terreno, dove possono trovare l'acqua di cui necessitano e scavano gallerie, spesso di decine di metri, per raggiungere le zone di pascolo. Se incontrano ostacoli in cui non possono scavare, come pietra o calcestruzzo li aggirano costruendo camminamenti coperti con una miscela di terra, frammenti di legno, escrementi e saliva. Queste strutture possono svilupparsi in orizzontale per qualche metro e fino a un metro in verticale. Le gallerie che si estendono lungo tutto un anello di preferenza nel legno primaverile conferendo alle zone danneggiate un caratteristico aspetto a lamelle, sono mantenute sgombre da rosume e escrementi, ma sono incrostate dal cemento usato per i camminamenti, che rende possibile distinguere queste gallerie da quelle analoghe scavate da altri insetti (p. e., formiche). Le colonie di queste specie possono arrivare a parecchie decine di migliaia di individui.

Gli attacchi di termiti sotterranee sono segnalati dalla presenza dei camminamenti, ma l'infestazione puo essere riscontrata anche dalla presenza di alati, che di solito non si allontanano molto dai punti di sfarfallamento, dalla presenza di escrementi o dai fori (del dimetro di circa 2mm) praticati per l'aerazione.

L'estrema pericolosità  dell'attacco dipende dal fatto che la superficie esterna dei pezzi di legno è sempre accuratamente rispettata cosicché l'allarme è sempre tardivo, quando l'infestazione ormai è pienamente in atto.

Il trattamento preventivo dei manufatti si basa sulla creazione di una barriera chimica (in pratica trattamento del terreno circostante le strutture con insetticidi) e/o meccanica per isolarli completamente dal suolo, oltre che sull'uso di specie legnose naturalmente resistenti (solo poche specie tropicali ad alta densità  si sono dimostrate tali) o sul trattamento del legname con insetticidi di provata efficacia.

Le barriere meccaniche possono essere realizzate con lastre di calcestruzzo, reticelle di acciaio di mesh adeguata, avendo presente che i punti critici sono i passaggi dei servizi.

Contro un attacco di termiti in atto si agisce da una parte eliminando le cause di umidità  che forniscono alle specie sotterranee le condizioni adatte a espandere la colonia, dall'altro, per tutte le specie, con fumigazioni o iniezioni di biocidi sotto pressione.

Bisogna tenere presente che da una parte le specie sotterranee possono ancora trovare l'acqua nel suolo, dall'altra la disinfestazione dei manufatti attaccati non porta alla distruzione della colonia, dato che il nido è nel terreno.

I metodi piö efficaci sono quelli che usano principi tossici ad azione lenta che le operaie diffondono nella colonia, nutrendo immaturi, guerrieri ed individui sessuati e, quello che prevede l'uso di ormoni inibitori della chitinizzazione: gli individui che ingeriscono le esche contenenti questi prodotti non solo muoiono alla prima muta successiva all'ingestione, ma, analogamente a quanto avviene con i prodotti citati in precedenza, rigurgitando il cibo per gli altri membri della colonia trasmettono ad essi l'ormone stesso.


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