Una abitazione in legno quali garanzie puo dare rispetto ai parassiti naturali come i tarli o i funghi?

gabriele ottino, VC (Altro: operaio): Una abitazione in legno quali garanzie puo dare rispetto ai parassiti naturali come i tarli o i funghi? A tale proposito si effettuano prove empiriche di resistenza del legno trattato contro l'effettiva presenza di tarli (che potrebbero essere introdotti realmente nell'abitazione attraverso mobili antichi)?

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (18.01.2008)
Nr.: 7492


Risposta team esperti Ing. Massimo Del SennoIng. Roberto Tomasi:

I rischi di una casa a struttura di legno nei confronti delle problematiche di durabilità , a condizione di avere una costruzione realizzata secondo le regole dell'arte e della tecnica attuali, non sono né piö grandi né piö piccoli di quelli presenti con un altro materiale.

Tutti i manufatti in legno, e le costruzioni con qualunque destinazione non fanno eccezione, sono suscettibili di attacchi di funghi e/o insetti. Contro questi rischi si agisce con diversi metodi. Essenziale, per quanto riguarda i funghi, ricorrere ad accorgimenti progettuali che mantengano l’umidità  del legno al di sotto del 18-20 %: se questa condizione è soddisfatta il rischio di attacchi fungini si puo considerare inesistente. Il tema della protezione costruttiva e del progetto della durabilità  è stato ampiamente trattato in altre risposte pubblicate, alle quali si rimanda per un approfondimento.

Per quanto riguarda gli insetti il discorso è un po' piö complesso e merita qualche riflessione.


  • Le caratteristiche degli attacchi ed i possibili danni variano da specie a specie. La maggior parte degli insetti sono lignicoli (ovvero »abitano« in legno ma non si nutrono di esso); esistono anche specie di insetti xilofagi (ovvero che si nutrono del legno).

  • Gli insetti lignicoli che abitano il legno nella fase larvale, raggiunta la maturità  escono dal legno per accoppiarsi e deporre le uova, e la loro presenza è rivelata dai fori di »sfarfallamento«. Queste caratteristiche consentono di evidenziare come generalmente gli attacchi di insetti sono piö facilmente evidenziabili su strutture ispezionabili, e quindi le possibilità  di intervento sono generalmente molto ampie.

  • Se le condizioni dell'umidità  del legno si mantengono al di sotto del 18-20 %, le possibilità  di attacchi da parte di alcune specie di insetti sono molto piö ridotte. Esistono inoltre anche una possibilità  di sfruttare la »resistenza naturale« del materiale, che dipende dalla specie legnosa utilizzata.

  • Va comunque sottolineato che, mentre un attacco fungino, se non rilevato, puo portare a degradi con conseguenze anche catastrofiche a volte anche in tempi molto brevi, i tempi necessari perché un attacco di insetti provochi danni strutturali sono generalmente molto piö lunghi.

  • Un discorso a parte meritano le Termiti (termine che comprende diverse specie di insetti xilogafi e lignicoli anche molto pericolose), il cui attacco si mantiene sempre al di sotto della superficie del manufatto, e spesso si evidenzia solo quando questo è irrimediabilmente compromesso. Casi di presenza di colonie anche nelle zone centrali e settentrionali dell’Italia sono stati ancora registrati, ma sono piuttosto rari. Non sono quindi ancora considerate particolarmente dannose, sia perché comunque fuori dal loro habitat naturale, sia perché non si tratta delle specie piö aggressive.


Queste considerazioni consentono di affermare che il trattamento del legno, se si rispettano gli accorgimenti progettuali in modo da minimizzare le condizioni di rischio, puo essere nella maggior parte dei casi un'operazione non necessaria.


Nel caso in cui sia necessario procedere a trattatamenti, l’efficienza delle sostanze preservanti e dei metodi di applicazione sono oggetto di valutazioni sperimentali, in termini di tossicità  per l’organismo »bersaglio« che di profondità  di penetrazione nel materiale da proteggere. Se una larva di insetto xilofago, o un’operaia di termite viene a contatto con le sostanze preservanti è fuor di dubbio che muoia: il problema è che nessun trattamento puo arrivare ad interessare tutta la massa degli elementi strutturali, per cui una sorveglianza delle strutture in legno è comunque sempre necessaria.


E' poco probabile che le strutture di un edificio siano contaminate da parassiti introdotti con la mobilia, che puo essere facilmente trattata e disinfestata (poi solo alcune specie di insetti sono »onnivore«, i mobili sono per lo piö in legno di latifoglia, e la contaminazione da parte dei loro parassiti delle strutture di conifera e poco probabile). Bisogna ricordare che piö pericolosa dei mobili puo essere la legna da ardere, che non è certamente soggetta a trattamenti e quindi trasmette indenni tutti gli eventuali »ospiti« indesiderabili.



 

 


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