Vorrei alcuni chiarimenti sulle verifiche di resistenza degli incroci delle pareti a taglio nel sistema costruttivo blockbau.

ultimo aggiornamento
23.08.2011 (22.03.2011)
Nr.: 11636

Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

Occorre premettere che le normative attuali non contemplano esplicitamente questa tipologia costruttiva; per il dimensionamento e la verifica della struttura il progettista deve quindi fare riferimento alle indicazioni generali fornite nella normativa vigente, ed alla letteratura tecnica di riferimento. Esistono pochi testi a livello nazionale o internazionale che trattano questo argomento:

- AA.VV. Das Wohnblockhaus Blockbau mit Holz modern und zeitgemäàŸ.
Pubblicato nel numero 5 della collana Informationsdienst, scaricabile gratuitamente dal sito www.informationsdienst-holz.de;

-"Ceccotti, Follesa, Lauriola, Le strutture in legno in zona sismica, CLUT";

Il testo in lingua tedesca riporta una verifica solamente a compressione ortogonale alla fibra nella zona dell'incrocio, in cui le equazioni per determinare la resistenza variano in funzione del rapporto tra altezza e base dei blocchi sovrapposti.

Nel testo in lingua italiana viene invece proposto di effettuare due verifiche:

1. a compressione ortogonale alla fibra nella zona di incrocio;

2. a taglio nella zona di incrocio;

Per comprendere meglio il meccanismo di trasmissione delle forze tra gli elementi sovrapposti si faccia riferimento alla prima delle due figure a lato. Le forze orizzontali dovute al vento o al sisma (indicate in rosso agenti sull`elemento 1) devono trasferirsi dall`elemento 2 tramite la maschiatura: la superficie B viene sollecitato a compressione perpendicolare, mentre le due superficie C vengono sollecitate a taglio ortogonale.

Ipotizziamo di avere un collegamento tra due pareti realizzati con elementi di sezione 100 à— 160 mm: in questo caso le superfici B e C valgono rispettivamente 4000 mm2 e 8000 mm2. Ipotizzando di utilizzare segati di classe C24 (con valori caratteristici di resistenza alla compressione ortogonale alle fibra fc,90,k = 2,5 MPa, di resistenza al taglio fv,k = 2,5 MPa), abbiamo rispettivamente le seguenti resistenze caratteristiche relativa ai due meccanismi: RB,k = 10 kN, RC,k = 20 kN. Come si vede da questo esempio il meccanismo 2 di taglio nella zona di incrocio da sempre una resistenza maggiore del meccanismo 1 a compressione ortogonale alla fibra nel caso in cui i valori caratteristici di rottura dei due meccanismi siano uguali, osservando che la superficie resistente nel meccanismo 2 è doppia della superficie resistente B del meccanismo 1 (in questo modo giustificando l'approccio del testo tedesco che considera solamente il meccanismo 1). 

La trasmissione del taglio nella zona di incrocio interessa tuttavia anche la superficie indicata con la lettera C nella seconda delle due figure a lato: in questo caso il materiale è sollecitato a "rolling shear", con valori caratteristici di resistenza pari a f_Roll,k = 1 MPa. Gli autori del testo italiano propongono di trascurare questo contributo di resistenza, considerando implicitamente che partecipi al meccanismo resistente 1. Questa considerazione potrebbe essere anche ragionevole, osservando che il modulo di rigidezza a taglio ortogonale è comunque circa 10 volte maggiore del modulo di rigidezza a taglio "rolling", per cui ci si puo aspettare che gli sforzi di taglio si trasmettano prevalentemente alle superfici C indicate nella prima della figure a lato.

In una altra risposta si era tuttavia fornito un altro approccio piö a favore di sicurezza, considerando come resistente per il meccanismo 2 di taglio solamente la superficie C sollecitata a "rolling shear" (superficie indicata con la lettera C nella seconda delle due figure a lato).

Risposta collegate:

Per quali verifiche si deve adottare la resistenza a "rototaglio"?

Sistema costruttivo Blockhouse: come si calcola, normativa e letteratura di riferimento