Nell'analisi dei profili resistografici come è possibilie individuare un parametro per quantifichi la potenza assorbita.

anonimo: Navigando in internet mi sono imbattuta nel vostro sito, ed ho pensato che magari potevate essermi di supporto. In particolare, ponendo attenzione al profilo resistografico, sapendo che sull'asse delle ascisse è riportata la profondità  di penetrazione del resistografo (strumento adoperato per la misura) espressa in centimetri, e che sull'asse delle ordinate è riportata invece la resistenza del materiale alla penetrazione della punta del medesimo strumento, che è adimensionale: come posso fare a capire se è lecito considerare rispetto all’area omogenea, una zona di picco, oppure se essa è considerabile trascurabile. Nello specifico, com'è possibile valutare l'errore, in percentuale, che si commetterebbe trascurando l'influenza dell'area di picco ovvero considerandola omogenea? In particolare questo dovrebbe essere fatto con riferimento, non all'area, bensì ad un parametro noto come PCA (potenza convenzionale assorbita), valutabile come rapporto tra l'area sottesa al profilo e la relativa profondità  di penetrazione. Dunque tramite questa PCA, io dovrei riuscire a comprendere l'errore che si commette trascurando oppure considerando il suddetto picco. Com’è bene procedere? Ringrazio di cuore se mi sarà  fornito un aiuto.

anonimo: Salve.Sto analizzando dei profili resistografici,individuando aree omogenee dello stesso,allo scopo di valutarne la PCA.Il problema è il seguente:nei suddetti profili,un po per errori dovuti al tipo di misurazione,un po per gli effettivi difetti e condizioni di degrado del materiale,si presentano vari picchi e depressioni.Come faccio a comprendere se è possibile trascurare o meno l'area di anomalia, rispetto a quella ritenuta omogenea? Nel mio caso, sto procedendo valutando la% tra due numeri,ovvero tra due valori di PCA.La proporzione che scrivo nel caso di picchi o depressioni, è dello stesso tipo ed è la seguente= (PCA picco o frattura):(PCAdell'area omogenea+picco o frattura)=(ERRORE commesso nell'inglobare la zona di anomalia in quella omogenea):100. Con riferim. a tale analisi, riscontro un errore del 3,48,ovvero 348% nel caso di picchi,ma al max dovrebbe esser 100.In cosa sbaglio?

ultimo aggiornamento
05.11.2015 (04.10.2010)
Nr.: 10988


Risposta team esperti Ing. Massimo Del Senno:

Purtroppo l’indagine resistografica non consente di oggettivare le letture in termini quantitativi, nonostante i tentativi eseguiti con materiali di densità  nota e costante o variabile in maniera nota (caso del pannello MDF con profilo densitometrico rilevato ai raggi gamma), o con prove su legni tropicali di massa volumica determinata.

In un diagramma resistografico le ordinate hanno un andamento proporzionale alla Potenza assorbita dall’utensile: asserire che si tratta di un parametro adimensionale significa postulare un coefficiente di proporzionalità  tra lettura e potenza con dimensioni reciproche a quelle della potenza, e questo appare arbitrario. Il coefficiente di proporzionalità  dovrebbe trasformare una lunghezza (la misura dell’ordinata) in una potenza quindi dimensionalmente si tratta di un elemento non adimensionale ma di dimensioni [L*M T-3], ma la sua definizione esatta non è possibile data la variabilità  delle condizioni di prova e quindi per le ordinate non si definisce un valore di fondo scala, limitandosi nell’interpretazione a considerazioni comparative di carattere qualitativo.

Se col termine »area di picco« si intende tutta l’area della superficie sottesa dal grafico al di sopra dell’ordinata media (che si cerca di determinare mediante il parametro PAC) questo significherebbe di fatto eliminare dalla valutazione (sempre qualitativa!) dell’andamento della massa volumica globale gran parte del contributo del legno tardivo, il che porterebbe a valutazioni eccessivamente conservative.

Diverso è il caso di singolarità  corrispondenti a incrementi locali massa volumica (corrispondenti a nodi) che oltre a non influenzare la massa volumica globale, costituiscono ai fini del servizio dei difetti, queste singolarità  non devono spingere ad attribuire al materiale esaminato una massa volumica (e di conseguenza caratteristiche meccaniche) superiore a quella effettiva.

Quindi questo strumento, restituendo come si è detto un informazione essenzialmente qualitativa, come del resto anche molti altri, richiede un interpretazione comparativa che solo un professionista esperto puo effettuare. Questo richiede una conoscenza non approssimativa del materiale e delle caratteristiche indagate.

Maggiori informazioni si possono ricavare dalla bibliografia che segue (tenendo presente che a Frank Rinn si deve lo sviluppo del Resistograph ®)

Eine neue Methode zur Messung von Jahrringparametern Rinn, F. (1986), Diplomzulassungsarbeit am Institut fúr Umweltphysik, Universität Heidelberg, September 1986 - February 1988, 85 pp.

Penetration resistance measurements: density profiles of conifers and deciduous trees, Rinn, Becker, Kromer (1990), Proceedings Lund Symposium on Tree rings and Environment, Ystad, South Sweden, August 1990

Density profiles of conifers and deciduous trees by field measurements of coring resistance, Rinn, F. (1992), Proceedings IUFRO Conference, Division 5, Nancy 1992

D. Helms, P. Niemz, »New applications of the drill resistance method for quality evaluation of wood and wood products«, IX International Symposium on Nondestructive Testing of Wood, Madison, 1993.

Catalogue of relative density profiles of trees, poles and timber derived from RESISTOGRAPH micro-drillings, Rinn, F. (1993) Proceedings 9th international meeting on non-destructive testing, Madison (1993),

Bohrwiderstandmessungen mit Resistograph-Mikrobohrungen, Rinn, F. (1994) Allgemeine-Forst-Zeitschrift 49: (12), 652-654

Baum- und Bauholz-Inspektionen mit RESISTOGRAPH. Anwendung, Auswertung, MeàŸprofile und ihre Interpretation Rinn, F. (1994)

Proceedings NDE-Symposium, Sopron, Ungarn, September 1994, RESISTOGRAPH and X-ray density charts of wood comparative evaluation of drill resistance profiles and X-ray density charts of different wood species, Rinn, Schweingruber, Schär, (1996) Holzforschung 50: (4), 303-311

Proposals and criteria for the preliminary evaluation, the design and the execution of works on ancien load bearing timber strucures«, M. Piazza, M. Del Senno (2001), Wooden Handwork / Wooden Carpentry: European Restoration Sites«, pag. 263-277,

Applicabilità  di indagini strumentali per la valutazione di elementi strutturali in legno«, Del Senno M., Michelon G., Piazza M (2002), L'Edilizia, n. 4, pp. 24-30.


La mia domanda alla redazione...

Gentile utente, a causa della riorganizzazione del servizio al momento non è possibile inserire le domande agli esperti. Cerchiamo di riattivare il servizio non appena possibile.

Servizio gratuito di informazione tecnica. Condizioni del servizio.