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Qual è la normativa (UNI, EN, etc.) che regola le tolleranze dimensionali del tavolato in legno massiccio per uso strutturale?
andrea adriani, PG (Ingegnere): Qual è la normativa (UNI, EN, etc.) che regolamenta le tolleranze dimensionali del tavolato in legno massiccio per uso strutturale?
Bruno di Romualdo, AV (Commerciante / Agente legno): Ci sono le tolleranze dimensionali nelle lavorazioni del legno?
ultimo aggiornamento
20.03.2011 (29.08.2008)
Nr.: 7954
Risposta team esperti :
Le dimensioni delle sezioni degli elementi lignei lineari di base (travi e pilastri) sono ricavate per un processo di piallatura su elementi stagionati, e quindi le tolleranze possono essere, a meno delle variazioni dimensionali indotte dalle variazioni di umidità , dell'ordine del mm.
Le caratteristiche di ogni prodotto strutturali a base di legno sono regolate dalla relativa norma armonizzata di prodotto: La norma di prodotto per il legno massiccio è la
UNI EN 14081: 2006 "Legno strutturale con sezione rettangolare classificato secondo la resistenza"
(è divisa in 4 parti: requisiti generali; classificazione a macchina-prove iniziali di tipo; classificazione a macchina-prove iniziali di tipo; classificazione a macchina - requisiti aggiuntivi per il controllo della produzione in fabbrica; classificazione a macchina - regolazioni per i sistemi di controllo a macchina).
Questa norma fa riferimento, per le tolleranze dimensionali, alla norma europea
UNI EN 336: 2004 "Legno Strutturale. Dimensioni e scostamenti ammissibili"
Al punto 4.2 della norma, relativamente alle variazioni dimensionali dovute a variazioni di umidità :
"Se non è dimostrato il contrario, si deve assumere che lo spessore e la larghezza di un elemento ligneo aumenti dello 0,25% ogni 1,0% di umidità maggiore del 20% fino ad arrivare al 30%, e diminuiscono dello 0,25% ogni 1,0% di umidità minore del 20%. I valori qui riportati sono tipici, indipendentemente dalla specie legnosa."
Al punto 4.3 della norma, relativamente agli scostamenti ammissibili nelle sezioni trasversali:
"In una qualsiasi sezione trasversale di ciascun elemento ligneo, lo spessore effettivo e la larghezza effettiva (corrette per le variazioni dovute a variazioni di umidità ) possono scostarsi dalle dimensioni nominali per non piö di:
Classe di tolleranza 1
a) Per spessori e larghezze ≤ 100 mm: (-1; +3 mm)
b) Per spessori e larghezze > 100 mm: (-2; +4 mm)
Classe di tolleranza 2
a) Per spessori e larghezze ≤ 100 mm: (-1; +1 mm)
b) Per spessori e larghezze > 100 mm: (-1,5; +1,5 mm)
Lo spessore effettivo medio e la larghezza effettiva media del legno segato refilato non devono essere minori delle dimensioni nominali, tenendo conto delle variazioni dimensionali dovute alle variazioni di umidità ."
Al punto 4.4 della norma, relativamente agli scostamenti ammissibili per la lunghezza:
"Non sono ammessi scostamenti negativi. Nota: se la sopramisura divenisse un problema, un apposito limite dovrebbe essere previsto nel contratto al momento dell'acquisto."
Importanti anche per le verifiche strutturali di stabilità sono le deviazioni di rettilineità degli elementi: la normativa per il calcolo fornisce esplicitamente dei valori massimi pari a 1/500 per elementi di legno lamellare incollato, e 1/300 per elementi di legno massiccio. I valori di eccentricità massima definiscono le curve di instabilità per la verifica a compressione e presso flessione degli elementi strutturali.