Quali problemi di durabilità  puo avere un rivestimento esterno in doghe di legno di larice montate a clips e non trattato in una zona aggressiva come quella costiera?

aldo malano, FE (Ingegnere): Sto progettando due edifici, uno a Ferrara ed uno a Lido degli Estensi (dunque zona di mare) per i quali avrei previsto, a partire dal piano primo, una parete ventilata con rivestimento esterno in doghe di legno di larice montate a clips e non trattato in quanto gradirei che il legno raggiungesse col tempo le sue tipiche colorazioni in funzione dell'esposizione. Quali problemi di durabilità  puo avere tale essenza in una zona aggressiva come quella costiera ? In alternativa quale essenza (non "esotica" se possibile) è eventualmente piö adatta del larice per tale impiego?

ultimo aggiornamento
22.02.2012 (14.02.2012)
Nr.: 13688

Categoria: Specie legnose

Risposta team esperti Ing. Andrea Bernasconi:

Il fatto di trovarsi su una zona costiera non comporta per se un problema maggiore per il legno, a meno di essere direttamente sulla spiaggia o comunque direttamente esposti alle mareggiate. L'aggressività  della zona costiera, così come la si intende comunemente, è data infatti dalla presenza di acqua salata, che provoca forti fenomeni di corrosione un po' ovunque. Ora, come abbiamo già  piö volte ribadito anche nell'ambito di questo servizio, la presenza di sale non è fonte di rischio piö elevato per il legno, che non è soggetto a fenomeni di corrosione chimica, ma a altri fenomeni di degrado biologico.

Un problema da non sottovalutare è, in questi casi, quello del rischio di corrosione dei sistemi di collegamento. Questi dovranno essere scelti con caratteristiche adeguate alle particolari - particolarmente aggressive - condizioni climatiche.

La scelta del larice è corretta, a condizione di accettare che la durata di vita del rivestimento esterno sia limitata a poche decine di anni (20, al massimo 30). Spesso in queste situazioni non sono le condizioni di estrema umidità  a provocare il degrado del legno, ma le condizioni di clima estremamente secco che possono crearsi in caso di caldo e vento, con conseguente rapida essiccazione del legno e fessurazione importante, ad accelerane il degrado. Per questa ragione è essenziale che il materiale impiegato sia di qualità  impeccabile, in relazione all'uso previsto: la regolarità  del legno (anelli di crescita, tipo di taglio, nodosità , ecc.) diventa una condizione essenziale. 

È possibile scegliere altre specie, con caratteristiche di resistenza al degrado piö importanti, anche indigene, o comunque europee (per esempio il rovere). A dipendenza delle condizioni climatiche micro-locali, quindi a dipendenza della diretta esposizione della facciata o di alcune sue parti all'irraggiamento solare, anche con queste specie si assisterà  ad un degrado dovuto a importanti fessurazioni e deformazioni, piuttosto che a un degrado dovuto ad un vero proprio fenomeno di marcescenza, che potrebbe in parte ridurre il vantaggio dato dalla maggior durabilità  naturale della specie legnosa.


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