Quali combinazioni utilizzare per il calcolo della freccia di strutture lignee?

anonimo: Le nuove norme tecniche 2008 per gli stati limite di esercizio non danno delle formule di verifica, per cui si possono considerare le formule indicate nell'eurocodice 5 al paragrafo 4.3.1. per lo stato limite di deformazione. Ma nel calcolare la freccia istantanea dovuta ai permanenti e quella dovuta agli accidentali, quali combinazioni delle azioni utilizzare? Nello stesso eurocodice al punto 4.1 viene fornita una combinazione, diversa dalle combinazioni fornite al punto 2.5.3 delle Nuove Norme Tecniche 2008, distinte per stati limite reversibili e irreversibili.

ultimo aggiornamento
27.04.2010 (27.04.2010)
Nr.: 10387


Risposta team esperti Ing. Mauro Andreolli:

Innanzitutto nella domanda si fa riferimento alla versione ENV dell'eurocodice 5, da tempo non piö valida. La invito a far riferimento alla versione EN 1995-1-1 del 2005, che recentemente è stata aggiornata (versione EN 1995-1-1 del 2009).

Per quanto riguarda le combinazioni delle azioni previste dalle norme tecniche al paragrafo 2.5.3 di fatto si continuano ad avere le combinazioni usuali contenute nei documenti normativi precedenti e negli eurocodici, se non fosse che si distingono i permanenti G in permanenti strutturali G1 e permanenti non strutturali G2 (cosa che ai fini delle verifiche agli SLE non ha alcuna importanza). Allo stesso modo non ha particolare importanza il fatto che le NTC commentino la combinazione rara dicendo che è "generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio irreversibili", commentino la combinazione frequente dicendo che è "generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio reversibili", commentino la combinazione quasi permanente dicendo che è "generalmente impiegata per gli effetti di lungo termine".

L'eurocodice 5 fornisce le indicazioni per il calcolo delle deformazioni al punto 2.2.3 raccomandando che:

- la deformazione istantanea uist si calcola con riferimento alla combinazione di carico rara:

Fd, rara = Gk + Qk

Questo porta quindi alla relazione per il calcolo della freccia istantanea:

-> uist = uist,G + uist,Q

- nel calcolo della deformazione finale si tenga conto del comportamento reologico del legno. Al termine di deformazione istantanea si deve quindi sommare il termine di deformazione differita, la quale va calcolata con riferimento alle componenti quasi-permanenti delle azioni:

Fd, qperm = Gk + ψ2 Qk

-> u'ist = uist,G + ψ2 uist,Q

Il termine di deformazione differita puo quindi essere valutando moltiplicando per il coefficiente kdef il termine di deformazione iniziale u'ist, calcolato con riferimento alla combinazione di carico quasi permanente:

 udif = u'ist kdef

E quindi la deformazione finale si puo valutare come segue:

 ufin = uist + udif = uist + u'ist kdef

 ufin = uist,G (1+kdef) + uist,Q (1+ψ2 kdef)

Tale approccio, presente sia nell'eurocodice 5 che nel documento CNR DT 206 (norme a cui si rimanda per ulteriori chiarimenti) permette quindi di calcolare la freccia differita a partire dal calcolo di uist,G e uist,Q. Nell'eseguire i calcoli quindi è sufficiente determinare le componenti istantanee di deformazione per giungere alla freccia finale mediante la relazione riportata.


La mia domanda alla redazione...

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