E' possibile utilizzare i pannelli X-lam in pianura padana, dove l'umidità  relativa è superiore all'85% per molti periodi dell'anno.

anonimo: In base alle norme DIN 1052 e EN 1995 i pannelli x-lam sono omologati con classi di servizio 1-2 e pertanto sono indicati in località  in cui l'umidità  relativa dell'aria supera, solo per poche settimane all'anno, i valori del 65% (classe di servizio 1) e 85% (classe di servizio 2).
Quindi, i pannelli x-lam non possono essere impiegati nè in locali umidi, nè tanto meno in aree esterne non coperte. (classe di servizio 3).
Vorrei quindi sapere se in località  come la Val Padana, adottando rivestimenti esterni di protezione dall'acqua battente ma permeabili al vapore acqueo (es: facciate ventilate, pellicole traspiranti, freni al vapore, etc), è possibile che l'x-lam sia esposto a tassi di umidità  relativa superiore all'85% per molti periodi dell'anno.



ultimo aggiornamento
05.11.2015 (15.10.2009)
Nr.: 9583

Categoria: Durabilità

Risposta team esperti Ing. Andrea Bernasconi:

È corretto che i pannelli X-Lam, siano spesso omologati soltanto per le classi di servizio 1 e 2 (si rinvia comunque per eventuali dettagli sulle omologazioni dei diversi tipi di pannelli X-Lam ai testi originali delle medesime), ed è corretto che cio esclude l'uso di pennelli X-Lam nella classe di servizio 3, che corrisponde - di fatto - alla situazione di contatto diretto con l'acqua.

La classe di servizio 2, come la classe di rischio 2, è definita dalle condizioni di riferimento di 20 °C e di 85% di umidità  relativa dell'aria, e corrisponde alle condizioni climatiche, a medio e lungo termine, riscontrabili all'esterno e senza che ci sia contatto diretto con l'acqua o esposizione diretta alle intemperie.

Il legno in classe di servizio 3 si trova per definizione anche nella classe di rischio 3, ed è quindi sottoposto al rischio diretto di degrado, in quanto le condizioni di umidità  del legno sono tali - oltre il 20% - da permetterne e favorirne il degrado. La facciata ventilata, come pure ogni altro tipo di facciata o di protezione costruttiva, hanno proprio lo scopo di mantenere gli elementi lignei in classe di rischio, e di servizio, 2, cioè al di sotto del 20% di umidità  del legno.  

Anche nelle zone piö umide, quali la Val Padana citata nella domanda, o le regioni tipiche della nebbia, non permettono all'umidità  del legno, che si trova all'esterno, ma protetto e non a contatto con l'acqua, di salire a valori tanto alti da poterlo considerare come in classe 3. La prova di cio è data dalla constatazione che in nessuna zona d'Italia la travatura dei tetti di legno di stabili non riscaldati o con le pareti praticamente aperte verso l'esterno, che abbiano mantenuto intatte le funzioni di protezione dalla pioggia e dal sole, restano intatte per molti decenni e oltre, senza cioè presentare degrado o marciume.

I periodi di umidità  tanto elevata da poter creare le situazione delle classi di servizio e di rischio 3 sono comunque sempre piuttosto brevi - a titolo indicativo aggiungeremo che anche la nebbia piö fitta non è presente per 24 ore al giorno e che il tempo uggioso e piovoso in continuazione non resta invariato per molte settimane - e rientrano nell'ambito dell'accettabile della classe di servizio 2.

Tutti i pannelli X-Lam, ma anche tutti i pannelli sottili del tipo OSB che formano le pareti delle strutture intelaiate, sono quindi da considerare in classe di servizio 2, a condizione che siano completamente protetti dall'azione diretta delle intemperie, come pure da altri tipi di contatto diretto con l'acqua.

Si tratta della condizione in cui si trovano tutti gli elementi strutturali di legno, che si trovano all'esterno e che sono protetti dal rischio di degrado in modo costruttivo. Aggiungiamo per concludere che la durata di vita di questi elementi di legno (X-Lam, lamellare, OSB, o altro) è da considerarsi come non limitata per quanto riguarda il rischio di degrado biologico.

Queste considerazioni valgono praticamente per tutta l'Europa centrale, e quindi anche per tutta l'Italia; le regioni costiere, inoltre, sono piö spesso e meglio ventilate, e possono essere quindi considerate come piö favorevoli ad una rapida essicazione del legno in caso di contatto accidentale con l'acqua o in caso di condizioni temporanee sfavorevoli. Restano escluse da questa affermazione le situazioni eccezionali, dove una eccezionalmente elevata umidità  dell'aria è accompagnata da una ventilazione molto ridotta o impedita (acquitrini, fondovalle chiusi e con vegetazione molto fitta, «¦).

Per concludere con la formulazione diretta della risposta alla domanda, si puo affermare che i pannelli X-Lam si trovano in classe di servizio - e in classe di rischio - 3, solo quando sono direttamente esposti all'azione delle intemperie, o quando sono a contatto diretto con acqua di altra provenienza. Tali situazioni, oltre che inadatte per i pannelli X-Lam, dovrebbero essere evitate per tutti gli elementi strutturali di primaria importanza dell'edilizia.


La mia domanda alla redazione...

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