Il legno per costruire un bungalow in legno deve essere per forza trattato in autoclave?

enzo pollini, TN (Commerciante / Agente legno): Volevo sapere se il legno per costruire un bungalow in legno deve essere per forza trattato in autoclave oppure basterebbe trattarlo con prodotti che si trovano sul mercato a spruzzo e anche per il rallentamento della combustione e quale sarebbe un prodotto migliore esistente.

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (15.02.2009)
Nr.: 8481

Categoria: Durabilità

Risposta team esperti Ing. Massimo Del Senno:

I requisiti di durabilità  per i materiali impiegati nelle costruzion i (sia per gli elementi strutturali che per quelli di tamponamento) dipendono dalle classi di rischio, e queste non è detto che siano eguali per tutto il manufatto. 

Una progettazione corretta dovrebbe escludere il contatto degli elementi lignei col terreno, quindi la classe di rischio (come da UNI EN 335-1) massima dovrebbe essere la 3 (il legno o il prodotto di legno non è riparato e non si trova a contatto con il terreno. Esso si trova continuamente esposto agli agenti atmosferici oppure, pur essendo protetto contro gli stessi, è soggetto a umidificazione frequente), mentre (sempre con una progettazione accurata) gli elementi strutturali potrebbero (e dovrebbero) essere in una situazione corrispondente alla classe di rischio 2 (situazione in cui il legno o il prodotto di legno è riparato e completamente protetto dagli agenti atmosferici, ma in cui un’elevata umidità  ambientale puo determinare umidificazione occasionale ma non persistente).
Nel primo caso, se non è possibile impiegare specie legnose di sufficiente durabilità  (questo, di fatto esclude tutte le specie indigene) è necessario ricorrere a trattamenti preservanti che penetrino per almeno 5 mm; nel secondo caso il ricorso a specie indigene puo essere sufficiente se si utilizza legname di Castagno o Larice (anche se quest'ultima specie è ritenuta scarsamente resistente ai funghi, quindi il suo impiego è da limitarsi a situazioni in cui il clima medio non consenta umidità  del legno superiori al 20 % per periodi significativi), altrimenti è raccomandabile un trattamento preservante per una profondità  di 1-3 mm. Questi requisiti di profondità  sono raggiungibili solo con trattamenti a pressione. Sia per il tipo di trattamento sia per i prodotti da utilizzare è fondamentale il ricorso a strutture specializzate, data l'importanza dell'obiettivo perseguito e la tossicità  dei materiali impiegati.
Il ritardo della combustione, a quanto risulta allo scrivente, non si ottiene tanto con trattamenti di impregnazione quanto con finiture filmogene in particolare di tipo intumescente, ma l'approccio piö corretto è dimensionare gli elementi in funzione della resistenza al fuoco che si vuole (o si deve) ottenere.


La mia domanda alla redazione...

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