Quali prove si potrebbero effettuare per valutare la resistenza di una vecchia trave in legno utilizzata per sorreggere in parte una tradizionale copertura a falde?

Vinicio Greco, CO (Ingegnere): Quali prove si potrebbero effettuare per valutare la resistenza di una vecchia trave in legno utilizzata per sorreggere in parte una tradizionale copertura a falde?

ultimo aggiornamento
30.09.2014 (28.06.2010)
Nr.: 10654


Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

Le procedure per la diagnosi di elementi di legno in opera sono descritte nella norma UNI 11119 "Manufatti lignei Strutture portanti degli edifici - Ispezione in situ per la diagnosi degli elementi in opera".

La norma stabilisce obiettivi, procedure e criteri per la valutazione dello stato di conservazione e la stima delle prestazioni di elementi lignei in opera nelle strutture portanti di edifici compresi nell'ambito dei beni culturali, attraverso l'esecuzione di ispezioni in situ e l'impiego di tecniche e metodologie di prova non distruttive.

Nel capitolo 7 della norma sono elencate e descritte le procedure per l'esecuzione dell'ispezione:

  • Identificazione della specie legnosa
  • Determinazione dell'umidità  del legno
  • Determinazione delle condizioni ambientali e della classe di rischio biologico
  • Descrizione generale e rilievo geometrico
  • Classificazione secondo la resistenza

Nella parte riguardate la classificazione secondo resistenza sono decritte le procedure e le regole per la classificazione del legno in opera.

Inoltre, per le parti non direttamente accessibili tramite una semplice ispezione visiva, la norma prevede anche l'esecuzione di prove non distruttive:

"In tutte le parti che non permettono il regolare espletamento dell'ispezione visiva, come per esempio testate di travi sigillate nei muri di appoggio, devono essere eseguite prove non distruttive di tipo strumentale, le cui modalità  esecutive (tecnica utilizzata, parametri di prova, numero e posizione delle prove) dovranno essere stabilite caso per caso in dipendenza della specie legnosa, delle dimensioni della sezione, delle eventuali manifestazioni visibili delle alterazioni o accertabili mediante l'ispezione visiva delle zone immediatamente adiacenti."

Esistono diverse tecniche di prova non distruttiva delle strutture in legno. A titolo di esempio si citano le seguenti prove:

- prove di penetrazione dinamica: la rapida determinazione indiretta della densità  del legno e la conseguente valutazione qualitativa sullo stato dell’elemento esaminato rappresentano per l’indagine sul cantiere una risorsa diagnostica orientativa ad eventuali ulteriori analisi nonche al ricorso a metodologie piö sofisticate. Tra gli strumenti attualmenti piö diffusi il
Pilodyn fornisce un’indicazione veloce della qualità  di conservazione della superficie di travi in opera, mettendo inoltre in evidenza la presenza e l’entità  di zone piö o meno superficiali soggette a degrado.

- prove di resistenza all'estrazione della vite: la ricerca di un legame correlativo esistente tra resistenza all’estrazione della vite, da un lato, e valori densità  e resistenza meccanica, dall’altro, ha condotto allo sviluppo di tecnologie NDT con caratteristiche di maneggevolezza e semplicità  d’uso per le specifiche esigenze di indagine in situ. Due fondamentalmente sono le tipologie
di strumenti che si basano su tale tecnologia: i misuratori del valore della forza F di trazione per estrarre la vite e gli strumenti per la determinazione della deformazione di un apposito dispositivo di contrasto, conseguente alla penetrazione nel legno della vite.

- prove di resistenza alla perforazione: l’esigenza di disporre di un metodo di indagine rapido, economico ed affidabile, inizialmente rivolto alla diagnosi di pali in legno e di alberi in piedi, ha condotto allo sviluppo di una tipologia di strumenti in grado di rilevare lo stato di conservazione interna delle sezioni, misurando la resistenza offerta dal materiale alla perforazione di una punta di acciaio. Tale categoria di misuratori ha quindi trovato estesa applicazione
anche nell’ambito dell’ispezione in opera di costruzioni storiche. Attraverso
avanzamenti tecnologici, rapidamente succedutisi, si è giunti attualmente ad una generazione di strumenti, quali il Resistograph, capaci di restituire profili densitometrici di risoluzione comparabile con quelli ottenibili mediante esami radiografici.


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