Vorrei realizzare un pergolato da esterno ed ho già  comprato del legno lamellare di abete rosso per i pilastri e le 2 travi portanti e del legno massiccio di abete rosso per gli arcarecci. Tutto il materiale è allo stato grezzo per cui vorrei sapere con quale prodotto mi consigliate di trattarlo.

Daniele Amato, FC (non assegnato): Vorrei realizzare un pergolato da esterno ed ho già  comprato del legno lamellare di abete rosso per i pilastri e le 2 travi portanti e del legno massiccio di abete rosso per gli arcarecci. Tutto il materiale è allo stato grezzo per cui vorrei sapere con quale prodotto mi consigliate di trattarlo. Infatti ho scoperto da poco (anche tramite le vostre pagine) che l'abete è un legno non impregnabile: che vuol dire che ogni trattamento sarebbe inutile?

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (19.05.2009)
Nr.: 8919

Categoria: Durabilità, Trattamenti

Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

Si possono suddividere i possibili tipi di trattamento del legno nelle seguenti categorie
principali:
i trattamenti di superficie, applicati cioè sulla superficie del legno e con un effetto
di azione in profondità  molto limitato;
l’impregnazione del legno, cioè l’applicazione di preservanti anche all’interno
della struttura del legno.

Per trattamento di superficie si intende l’applicazione di uno o piö strati di sostanza
protettiva sulla superficie del legno. Applicate ad elementi della struttura portante, queste sostanze hanno anche un effetto secondario, ma non per questo meno importante, di rendere il legno meno invitante per gli insetti. Non offrono pero una protezione efficace e duratura del materiale, in quanto non impediscono lo scambio di acqua con l’ambiente circostante, e non impediscono nemmeno la formazione di fessure, che espongono il legno all’umidità  e agli organismi patogeni dell’ambiente.

Si tratta quindi di una protezione complementare, molto importante durante le fasi di trasporto e montaggio, quando un contatto accidentale con l’acqua non puo essere escluso, ma non di una misura atta ad aumentare la resistenza del materiale.

Solo il secondo ha una certa efficacia in dipendenza dalla specie legnosa utilizzata (e l'abete rosso non è una delle specie piö facilmente impregnabili), ma comunque non garantisce un trattamento globale del legno. Infatti questo tipo di trattamento si rivela particolarmente efficace nella zona vicina alla superficie, assicurando una penetrazione completa della sostanza preservante di diversi millimetri.

L’essiccazione successiva al trattamento, o l’essiccazione naturale una volta che il legno sia stato messo in opera, provocherà  comunque delle fessure, che a loro volta permetteranno un aumento dell’umidità  del legno anche nelle zone piö profonde e meno impregnate. Occorre quindi essere coscienti del fatto che, anche ricorrendo a impregnazione sotto pressione, si ottiene in ogni caso sempre e soltanto un trattamento parziale del legno.

Nel suo caso particolare, avendo già  a disposizione un materiale non trattato, l'unica possibilità  efficace di protezione è la cosidetta protezione costruttiva, senz'altro possibile nel suo caso attraverso una corretta progettazione della struttura. In questo caso la protezione del legno avviene evitando che la superficie degli elementi strutturali lignei sia a diretto contatto con le intemperie (si rimanda alle numerore risposte già  pubblicate nel servizio Promo_legno Risponde). Per una precisa disamina dell'argomento si faccia riferimento anche alla documentazione di promo_legno (corsi e prontuari), come pure al capitolo 6 del manuale »Piazza M., Tomasi R., Modena R. (2005), Strutture in legno - Materiale, calcolo e progetto secondo le nuove normative europee, Ulrico Hoepli Editore, Milano«


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