Come è possibile procedere alla certificazione di elementi di legno massiccio con giunti a dita (KVH, bilama, trilama)?

anonimo: Come è possibile procedere alla certificazione di elementi di legno massiccio con giunti a dita (KVH, bilama, trilama)?

ultimo aggiornamento
05.11.2015 (30.06.2010)
Nr.: 10672


Risposta team esperti Marco Luchetti:

Bilama / Trilama:

Questi assortimenti sono composti da due o tre lamelle, generalmente di abete rosso, assemblate mediante processo produttivo controllato in stabilimento. Le tavole che costituiscono tale assortimento vengono segate, essiccate, classificate in base alla resistenza, giuntate, piallate ed incollate. Questo procedimento serve ad ottenere elementi di legno massiccio giuntati aventi caratteristiche ben definite e praticamente senza limiti di lunghezza.

 

Legno Massiccio Giuntato o KVH (KONSTRUKTIONSVOLLHOLZ):

Si tratta di legno massiccio squadrato e piallato, giuntato a pettine sull’intera sezione trasversale (conformemente alla UNI EN 385). Normalmente il KVH viene prodotto in Abete rosso; possono essere utilizzate altre specie come il Pino, l’Abete bianco e il Larice.

Il giunto a pettine è un giunto longitudinale tra due elementi di legno massiccio, sulle cui testate sono stati intagliati, mediante fresatura, denti aventi stesso profilo e stesso passo, che si incastrano fra di loro senza gioco e che sono uniti tramite incollaggio. L’orientamento dei denti puo essere parallelo alla larghezza o all’altezza della sezione.

 

Entrambi gli assortimenti attualmente non hanno una norma armonizzata di riferimento per poterne permettere la relativa marcatura CE.

In ambito comunitario si precisa quanto segue:

 

- La prossima revisione della EN 14080 conterrà  le indicazioni per poter arrivare a definire la conformità  degli assortimenti bilama-trilama;

- La EN 15497, di prossima uscita, conterrà  le indicazioni per la marcatura CE di tali prodotti;

- Entrambi i documenti normativi sopra menzionati si trovano in seconda inchiesta pubblica.

 

Attualmente i produttori, in assenza di una norma armonizzata che definisca le modalità  di presunzione di conformità  di prodotto, attuano i controlli prescritti all’interno della EN 385 »Legno strutturale con giunti a dita - Requisiti prestazionali e requisiti minimi di produzione«. Tale documento (richiamato attualmente anche dalla presente versione della EN 14080) regola e disciplina le modalità  di realizzazione dei giunti a dita (sia per il bilama/trilama sia per il KVH) e rappresenta uno degli aspetti piö importanti oltre alla classificazione delle stesse tavole che compongono tali assortimenti.

 

Il sistema produttivo di tali assortimenti comprende infatti una fase di classificazione secondo la resistenza degli elementi unitari che li compongono.

 

I processi di produzione sono oggetto di controllo e certificazione da parte di Enti Notificati ai sensi del Requisito 1 della Direttiva Prodotti da Costruzione.

 

A titolo di completezza, si riportano i paragrafi del DM 14.01.08 in merito a tali assortimenti:

 

11.7.3 Legno strutturale con giunti a dita

»«¦gli elementi di legno strutturale con giunti a dita devono essere conformi alla norma UNI EN 385:2003, e laddove pertinente alla norma UNI EN 387:2003.

Nel caso di giunti a dita a tutta sezione il produttore dovrà  comprovare la piena efficienza e durabilità  del giunto stesso. La determinazione delle caratteristiche di resistenza del giunto a dita dovrà  basarsi sui risultati di prove eseguite in maniera da produrre gli stessi tipi di effetti delle

azioni alle quali il giunto sarà  soggetto per gli impieghi previsti nella struttura. Elementi in legno strutturale massiccio congiunti a dita non possono essere usati per opere in classe di servizio 3«

 

La circolare esplicativa del 2.2.2009 riporta al paragrafo:

 

C11.7.3 Legno strutturale con giunti a dita

Gli elementi strutturali in legno massiccio, utilizzati come trave inflessa, ottenuti per incollaggio nel senso longitudinale di due o tre elementi, ognuno dei quali eventualmente giuntato con giunti a dita e che presentano, a differenza di quanto avviene per il lamellare, il piano di laminazione parallelo al piano di sollecitazione, devono essere conformi alle UNI EN 385:2003 e UNI EN 338:2004«.

 


La mia domanda alla redazione...

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