Vorrei avere alcune indicazioni bibliografiche sul tema delle connessioni a coda di rondine.

Giorgio Piccardo, MI (Ingegnere): Viene trattato spesso in letteratura tecnica, con disegni e calcoli, l’incastro a coda di rondine (tenone e mortasa) tra una trave principale ed una trave secondaria, ma solo nel caso particolare che la trave secondaria formi, con la principale, un angolo retto (situazione piana semplice).
La situazione si presenta, ad esempio, quando un falso puntone (od un travetto) si incastrano di faccia, a coda di rondine, nella trave di colmo. Se ne parla anche in pubblicazioni di Promo_legno (una, semplificata, a firma ing. Tomasi, ad esempio); o su alcuni libri specializzati.
Meno frequente, anzi, direi mai trattato (almeno che io ne sappia), il caso spaziale di un incastro a coda di rondine tra travi formanti tra di loro un angolo diverso da 90°.
Prendiamo, ad esempio, il caso spaziale semplice di un tetto a padiglione, dove i vertici dei due cantonali di displuvio, disposti a 45° in pianta, non trovino adeguato appoggio su un muro od un pilastro.
I cantonali dovranno necessariamente appoggiare su una capriata, con gli estradossi complanari con i puntoni di capriata, affinchè il pacchetto di copertura appoggi correttamente su entrambe le travi: i cantonali potranno incastrarsi di faccia, a coda di rondine, nei puntoni o nel monaco della capriata stessa. Ma come progettare correttamente l’incastro?
Escludiamo la soluzione ibrida spesso adottata, in cui la trave di colmo appoggia sopra il monaco, e i cantonali vengono appoggiati a loro volta sopra la trave di colmo.
Cio comporta che i falsi puntoni, per mantenere la complanarità  dell’estradosso, verranno appoggiati al di sopra della trave di colmo (non di faccia alla stessa), e di faccia ai cantonali, con incastro a coda di rondine negli stessi.
Soluzione, appunto, ibrida, quindi poco elegante.
Mentre con la soluzione ortodossa i falsi puntoni saranno incastrati di faccia sia nella trave di colmo che nei cantonali (anche quest’ultimo incastro ripropone il caso di travi non ortogonali).
Potete indicarmi qualche buona pubblicazione, reperibile in libreria, in biblioteca, o su internet, dove sia trattata esaustivamente (con disegni, sezioni, metodo di tracciamento, calcoli) la situazione spaziale di un simile incastro a coda di rondine tra cantonali e capriata, con estradosso complanare tra puntone di capriata e cantonale?
Non citare possibilmente soluzioni ricavabili esclusivamente tramite i software di progettazione, che prevedono quasi sempre l’esecuzione interfacciandosi con macchina a controllo numerico.

P.S. Esistono piccole segherie che, anche senza software e controlli numerici, hanno costruito delle dime per poter ottenere semplici incastri a coda di rondine anche con frese a mano, e talvolta anche in cantiere.
Ma i calcoli di verifica di tali soluzioni non vengono quasi mai eseguiti, e si procede con lo spannometro, appunto perché non semplici.

ultimo aggiornamento
05.11.2015 (04.01.2010)
Nr.: 9902


Risposta team esperti Ing. Andrea Bernasconi:

L'aspetto tecnico del calcolo delle congiunzioni "a coda di rondine" è trattato nei corsi di promo_legno in modo piuttosto completo. Si tratta di un collegamento tutt'altro che semplice dal punto di vista della descrizione del comportamento meccanico ed in particolar modo del calcolo della resistenza dei diversi modi di collasso possibili. Spesso ci si accontenta di modelli di calcolo semplici, che considerano solo alcuni aspetti, quali il rischio di fessurazione dell'elemento appoggiato e la compressione ortogonale nell'elemento di sostegno. Queste considerazioni (senza entrare nel merito della necessità  di procedere ad un'analisi piö accurata, che deve essere definita di caso in caso), possono essere applicate anche alle geometrie piö complesse, prendendo in corretta considerazione l'effetto della geometria sul comportamento meccanico del materiale. Il fatto che non esistano libri di testo sull'argomento conferma che si tratta di un argomento complesso, ma anche che la prestazione meccanica di questi giunti è piuttosto limitata, se confrontata con altre soluzioni, piö moderne e piö comuni.

La referenza bibliografica richiesta, a nostro modo di sapere, non esiste, o comunque non siamo a conoscenza di un trattato o di un manuale dedicato esclusivamente ed esaustivamente a questo tema. Diversi manuali e monografie sulla costruzione di legno si occupano di questo argomento, sviluppando cioè in modo piö ampio le indicazioni di base che sono fornite anche nel materiale di promo_legno. Si tratta perlopiö di testi in lingua tedesca.

La ricerca nelle biblioteche sulla base dei termini tedeschi per la costruzione di legno e il dimensionamento ("Holzbau, Berechnung, Bemessung") o anche per la "coda di rondine" ("Schwalbenschwanz") fornisce i primi punti di riferimento per approfondire il tema sia dal punto di vista scientifico, tecnico e pratico. www.deutschesfachbuch.de e www.baufachinformation.de sono due motori di ricerca specifici in ambito germanofono.


La mia domanda alla redazione...

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