Quali tipologie di collegamento è opportuno adottare nel caso di una copertura lignea con struttura a capriate?

Federico Sacchetti, BS (Ingegnere): Con una copertura lignea con struttura a capriate, devo collegare rigidamente queste ultime al cordolo perimetrale (anche mediante dormiente) o lasciarle semplicemente appoggiate per evitare che la struttura diventi "spingente" ? Nel secondo caso come si realizza un adeguato collegamento in caso di sisma?

ultimo aggiornamento
10.10.2014 (27.08.2008)
Nr.: 7950


Risposta team esperti Ing. Roberto Tomasi:

Una capriata tradizionale di legno è generalmente una struttura reticolare in cui la presenza della catena garantisce che non siano trasmesse spinte orizzontali alla struttura sottostante per l’azione di soli carichi verticali. In altre parole, la catena lignea ha il compito di garantire l’assorbimento delle componenti orizzontali trasmesse dal puntone, che altrimenti verrebbero a caricare le murature sottostanti.

Quindi per tale tipologia strutturale non esiste un contributo di spinta orizzontale in presenza di soli carichi verticali (puo esservi un contributo di spinta nel caso di tirante rialzato, ma si tratta di una configurazione presente nelle capriate moderne, mentre le »capriate tradizionali« sono caratterizzate da elementi in massiccio con collegamenti interni ad intaglio).

La presenza di spinte orizzontali è quindi determinata dall’azione di forze orizzontali sulla struttura (vento o sisma). Queste azioni si possono trasmettere dalla copertura alle strutture sottostanti secondo un percorso di carico che dipende anche dall’organizzazione strutturale e dalla rigidezza complessiva della struttura. Naturalmente anche le capriate partecipano a questa trasmissione dei carichi, e quindi devono essere dimensionate anche per la presenza di tali azioni orizzontali.

Dalle considerazioni di cui sopra non vi è evidentemente una relazione tra la presenza dei collegamenti con le murature sottostati e la presenza di una spinta orizzontale sulle stesse.

In realtà , nel caso di azioni orizzontali dovuti dal sisma o dal vento (effettivamente sempre da considerare in tali tipologie strutturali), devono inoltre essere previsti anche i sistemi di collegamento tra le strutture principali della copertura (capriate) e le murature sottostanti: tali sistemi devono essere dimensionati al fine di garantire la trasmissione delle forze orizzontali tra le capriate e gli appoggi dovute alle azioni sismiche o del vento.

 

Certamente va consigliato l'utilizzo di un dormiente quale elemento di interposizione tra le capriate della copertura e il cordolo in CA. Tale elemento consente di realizzare l’appoggio dell’elemento evitando il contatto diretto con il calcestruzzo, aumentando la durabilità  della trave in quanto si evitano degradi legati alla presenza di umidità  (condensa, risalita capillare), soprattutto nel caso in cui l’elemento strutturale presenti intagli che, interrompendo la fibra, favoriscono l’assorbimento d’acqua. Qualora degradato, tale elemento puo inoltre essere sostituito (sollevando con dei martinetti la copertura). La presenza di un dormiente semplifica anche le operazioni di montaggio della copertura in quanto le travi possono essere appoggiate nella corretta posizione e avvitate (collegamento legno-legno).

Per quanto riguarda le tipologie dei sistemi di collegamento, sono già  presenti all'interno del servizio parecchie risposte riguardanti il collegamento tra travi in legno e travi o cordoli in c.a. e riguardanti le connessioni tra elemento lignei (link in fondo alla pagina).


La mia domanda alla redazione...

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