Quale trattamento protettivo per pilastri in faccia a vista, composti di tavole di abete, esposti alle intemperie, è consigliabile per una costruzione situata in Svizzera a quota circa 1000 mt.

anonimo: Quale trattamento protettivo per pilastri in faccia a vista, composti di tavole di abete, esposti alle intemperie, è consigliabile per una costruzione situata in Svizzera a quota circa 1000 mt.

ultimo aggiornamento
29.09.2008 (23.09.2008)
Nr.: 7993

Categoria: Durabilità

Risposta team esperti Ing. Andrea Bernasconi:

Probabilmente con "composti di tavole di abete" si intende "di legno lamellare di abete".
L'altitudine sul livello del mare non è un criterio importante per definire la durabilità  di una specie o la sua esposizione piö o meno importante a rischio di degrado. Anche per le montagne svizzere valgono le considerazioni generali fatte sulla durabilità  del materiale in diverse altre risposte, alle quali rimandiamo per un approfondimento del tema.
Occorre pero dire molto chiaramente che i pilastri sono di regola componenti essenziali della struttura portante principale di una costruzione. Con la sola eccezione delle costruzioni provvisorie e destinate ad una durata di vita di pochi anni (anni e non decenni), l'uso di pilastri di legno di abete, in ambiente esterno, a diretto contatto con l'azione delle intemperie, e senza alcuna misura di protezione contro il degrado, non puo essere definito come una soluzione corretta dal punto di vista della durabilità  della costruzione: al contrario si tratterebbe di una progettazione quanto meno lacunosa.
Se proprio abete deve essere, allora è indispensabile procedere ad un trattamento protettivo, che puo essere scelto fra i trattamenti superficiali (chiamati spesso un po' impropriamente "impregnanti") e l'impregnatura in autoclave. Nel primo caso si ottiene una protezione decisamente limitata nel tempo e nella sua efficacia, nel secondo una protezione sicuramente piö duratura, ma pure, di regola, limitata nel tempo. 

Ribadiamo comunque, come già  in diverse altre risposte pubblicate su questo sito, che in casi come quello descritto, la durabilità  degli elementi della costruzione è garantita solo in presenza di una protezione costruttiva che eviti il contatto diretto con l'acqua, e le intemperie in generale, per l'elemento considerato. In via subordinata, e qualora si accetti, comunque, una durabilità  limitata, l'uso di specie piö resistenti al degrado puo essere consigliato e accettato: in caso di lamellare sono usati il larice e la douglasia, nel caso del massiccio si puo ricorrere a specie ancora piö resistenti.


La mia domanda alla redazione...

Gentile utente, a causa della riorganizzazione del servizio al momento non è possibile inserire le domande agli esperti. Cerchiamo di riattivare il servizio non appena possibile.

Servizio gratuito di informazione tecnica. Condizioni del servizio.